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Donato Cuntò: l’attaccante rossoblu che si staccava dal terreno per abbracciare il cielo…


di Mimmo Mastrangelo – dalla rubrica L’Altro Calcio de IL QUOTIDIANO DEL SUD..

Se per il suo ex-compagno di squadra Pietro Ielpo, è stato in assoluto il giocatore locale più forte del Moliterno, di certo il nome di Donato Cuntò è da annoverare nella schiera degli attaccanti magistrali che hanno indossato la maglia del club rossoblu. Chi l’ha visto giocare ne ricorda lo scatto velocissimo e una destrezza sotto porta da autentica punta di altri tempi. Inoltre, nonostante l’altezza non portentosa, impressionava per lo stacco aereo e la potenza della zuccata che faceva seguire. Quando i compagni (i vari Ielpo, Schettini, Frezza, Tempone o “il maestro-tra i maestri” Di Biase) lo servivano nel mezzo sembrava che, staccandosi dal terreno, volesse andare ad abbracciare il cielo. Con il Moliterno Cuntò fece un bel numero di gol e ad ogni realizzazione casalinga il suo primo tifoso, “Di Cillo-Mattacchione”, non faceva mai mancare il pittoresco e squillante inneggiamento: <<Do-na-to…Do-na-to…Do-na-to…Do-na-to…>> .

Nato nel 1954 a Valencia, nel Venezuela, coi genitori (la madre era di Grumento Nova e il padre di Sarconi) e i fratelli si trasferì che era un ragazzino a Roma. Nella capitale iniziò a ponderare le sue alte qualità “pedatorie” che lo porteranno poi al provino con l’Impruneta, una società satellite della Fiorentina. E proprio con la squadra viola delle promesse di allora Caso, Roggi, Guerini, Antognoni, si ritroverà Cuntò in ritiro per alcuni giorni. Ma la stagione svolta fu per lui quella del 1973-74: esordì alla settima giornata con la maglia del Sassano in seconda categoria, i 29 gol realizzati (insieme a quelli dei compagni Di Biase e Fittipaldi che ritroverà l’anno successivo nel Moliterno) fecero scalare la classifica al club del Vallo di Diano dall’ultima posizione alla prima e permisero a Cuntò pure di andare a provare con la Salernitana allenata all’epoca da Giacomino Losi, ex-giocatore della Roma e della nazionale.

<<Nella partita del provino – ricorda Cuntò – giocai nella squadra che fronteggiava gli undici titolari. Per le volte che lo superai feci impazzire il mio marcatore, Carmine Gentile che poi giocherà nell’Atalanta. Alla fine della partitella Losi venne a farmi i complimenti, promettendomi che mi avrebbe selezionato tra i giocatori che sarebbero partiti per il prossimo ritiro precampionato>>. La lettera di convocazione arrivò, Losi mantenne la parola con il promettente Cuntò, solamente che in quell’estate la Salernitana si ritrovò in un mare di guai finanziari e il segretario della società, Mario Lupo, dovette comunicare al giovane lucano che al momento non se ne sarebbe fatto niente di un eventuale ingaggio. Dopo la Salernitana, sfumò per l’attaccante anche l’ingaggio con la Pro Cavese, ma quelle delusioni vennero poi ricompensate dal passaggio al Moliterno. << Furono bellissimi quei campionati con la Polisportiva, anche perché eravamo sostenuti da un pubblico numerosissimo. Dalla seconda categoria arrivammo alla massima serie regionale con una squadra composta per otto-nove undicesimi da fortissimi giocatori del posto. Io studiavo a Roma geologia, facevo pochi allenamenti, ma ogni sabato prendevo il treno e la domenica ero puntualmente in campo>>.

Pupillo del presidente dell’epoca Lucio De Sio, Cuntò in rossoblu realizzò gol bellissimi. <<Conservo – dice – la memoria di due marcature che feci al Vaglio in trasferta, era il campionato 1982-83, concludemmo il girone di andata al comando della classifica. Quella domenica col Vaglio andai pure a corto d’ossigeno, mi presi un bello spavento e con me tutti i compagni, l’allenatore e i dirigenti>>. Finito il campionato 82-83, Cuntò non ha più giocato a calcio, però i colori rossoblu hanno continuato a tinteggiare i bei ricordi. <<Pur vivendo a Sarconi – chiosa – non vado quasi mai a vedere il Moliterno, ma, confesso, che le poche volte che mi capita di andarci, mi prende un groppo alla gola. Per tutti quelli che ci hanno giocato, la Polisportiva rimane una storia di passione incredibile>>.

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