Petrolio in Val d'Agri e Valle del Sauro

Totalgate: assoluzioni per l’ex dirigente del Comune di Corleto Perticara e per gli ex dirigenti della compagnia petrolifera


I fatti non sussistono”.

Con questa sentenza che la Corte di Appello di Salerno ha assolto i due ex dirigenti locali della compagnia petrolifera Total, Roberto Francini e Roberto Pasi, l’ingegnere Roberto Giliberti (consulente di Total) e l’ex dirigente dell’area tecnica del Comune di Corleto Perticara, Michele Schiavello.

La Corte ha assolto tutti gli imputati e questa verosimilmente potrà essere la parola “fine” sulla vicenda ( 14 anni di processo) che aveva visto agli arresti gli ex manager della compagnia petrolifera francese, a seguito di un procedimento seguito dall’allora pm di Potenza Henry John Woodcock. La Corte di Appello di Salerno, a cui la Cassazione aveva rinviato il fascicolo in seguito all’annullamento della sentenza della Corte di Appello di Potenza ha sentenziato l’assoluzione perché “i fatti non sussistono, con conseguente caducazione – si legge nel dispositivo della sentenza –  delle statuizioni civili ed accessorie della sentenza impugnata”. “Siamo soddisfatti – ha riferito l’avvocato Franco Trivigno, difensore dell’architetto Schiavello – per l’esito del processo”. L’ex dirigente dell’area tecnica del comune corletano, unitamente agli altri tre, era imputato di tentata concussione a carico dell’agricoltore  Antonio De Lorenzo di Corleto Perticara e di concussione consumata a danno della Signora Lombardi, sempre del comune della Valle del Sauro. “Finalmente  – ha sollevato l’avvocato Trivigno – si è fatta chiarezza su una situazione che gravi danni comportava al proprio rappresentante, il quale, in virtù di tale pendenza era stato costretto a rinunciare a molte offerte lavorative”. “In verità – ha continuato il penalista – anche la Corte di Appello di Potenza, in riforma di una sentenza del Tribunale di Potenza, aveva assolto il mio cliente contro il signor De Lorenzo, anzi – rimarca il penalista – ha sempre cercato di aiutare lo stesso Lorenzo”. “Reputiamo sia stata scritta la parola fine, in quanto, anche il Procuratore generale presso la Corte di Appello di Salerno ha chiesto l’assoluzione. Riteniamo – ha aggiunto l’avvocato –  pertanto che non si procederà ad alcun altro ricorso”.

L’inchiesta scoppiata nel 2009, portò allora a sei misure di custodia cautelare in carcere, a quattro domiciliari e a cinque obblighi di dimora, che riguardavano amministratori locali, imprenditori ed ex dirigenti della Total.

Angela Pepe

 

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