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Tempa Rossa: al via il progetto LUCANICA 2.0


Aiutare le imprese di un’area ricca di cultura agroalimentare a varcare i confini italiani e a posizionarsi nei mercati internazionali, coinvolgendo allo stesso tempo le istituzioni regionali e i sindaci dei 13 comuni della concessione Gorgoglione.

Questo l’obiettivo di “Lucanica 2.0”, il progetto della JV Tempa Rossa che, dopo una prima edizione risalente al 2013 e rivolto a 20 aziende della regione, con l’edizione 2021 punta ad accompagnare alcune PMI lucane del settore agroalimentare verso nuove opportunità commerciali.

L’idea è quella di supportare le imprese che operano nel territorio interessato dal giacimento Tempa Rossa ad intercettare nuove opportunità commerciali, ed il tessuto economico lucano ad aprirsi a nuovi mercati valorizzando i prodotti tipici di un’area ad ampia vocazione agricola. Da qui, la volontà di lanciare un progetto di supporto alle PMI del territorio della concessione Gorgoglione, sul fronte dell’internazionalizzazione e dell’innovazione tecnologica.

Il progetto – realizzato in collaborazione con i consulenti di Octagona – andrà ad integrare gli obiettivi strategici della JV Tempa Rossa nell’ambito della Responsabilità sociale d’impresa ed il suo posizionamento sul territorio. Rispetto alla precedente edizione, in “Lucanica 2.0” più marcata sarà la presenza del versante pubblico, per via della partecipazione della Regione Basilicata con l’Assessorato alle Attività produttive e delle amministrazioni comunali. I comuni delle due province coinvolte sono Corleto Perticara, Guardia Perticara, Anzi, Laurenzana, Castelmezzano, Pietrapertosa, Armento e Missanello (Potenza), Gorgoglione, Cirigliano, Stigliano, Accettura e Aliano (Matera). Tra i primi step del progetto, l’individuazione delle imprese locali che saranno accompagnate all’estero per far conoscere i prodotti della terra lucana: funghi e tartufi, pistacchi, miele, pasta all’uovo (fresca e secca), salumi, formaggi, ortaggi, olio extravergine, pane, biscotti, farina e prodotti da caseificazione del latte, solo per citarne alcuni.

Si tratta di uno dei progetti inclusi nella strategia di Responsabilità Sociale d’Impresa finalizzata a supportare l’innovazione tecnologica e la modernizzazione delle aziende lucane, perché soltanto adeguandosi a un mercato in continua evoluzione è possibile aprirsi a nuovi orizzonti di crescita, soprattutto a livello internazionale. La prima fase consisterà nell’identificazione delle aree di destinazione, per individuare il Paese più idoneo alle caratteristiche delle nostre aziende e nella selezione delle imprese.

La scelta del Paese target avverrà sulla base di informazioni macroeconomiche, statistiche e doganali da integrare con la tipologia di aziende che parteciperanno al progetto. L’analisi permetterà di avere un quadro dettagliato delle variabili in gioco e di comprendere quanto queste andranno ad influire sulla reale capacità di esportazione per le PMI coinvolte. Tra i mercati di esportazione più interessanti per la Basilicata sono già stati individuati la Romania e i paesi balcanici. Nel 2019, del resto, la Basilicata ha avuto esportazioni verso la Romania per un valore di circa 1,3 milioni di euro. Ci sarà poi lo step dell’individuazione delle aziende (una ventina al massimo) da parte di Octagona, con una preselezione che verrà svolta da remoto analizzando i vari i profili aziendali e valutando, ad esempio, la disponibilità di strumenti di comunicazione in inglese e di referenti aziendali con capacità linguistiche, l’eventuale esperienza sui mercati esteri, l’organizzazione logistica, le caratteristiche del prodotto in vista dell’esportazione.

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