Cronache

Smantellata dai Carabinieri organizzazione di ladri di pannelli solari


All’alba di oggi, venerdì 10 novembre, su ordine della Procura della Repubblica di Livorno, i Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno, con il supporto dei Comandi dell’Arma delle regioni territorialmente competenti di Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria, hanno dato il via all’operazione denominata “RAGGIO DI SOLE“, dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Livorno, nei confronti di 51 persone, tutte di nazionalità marocchina, ritenute responsabili dei reati di associazione per delinquere e furto aggravato di pannelli solari, dove è stata smantellata un’organizzazione di ladri di pannelli solari con complessivamente 90 arresti eseguiti non solo in Italia, ma anche all’estero.

Nel corso dell’indagine, in collaborazione con le forze di polizia di Francia, Spagna e Marocco, attivate tramite il canale Interpol, sono già stati arrestati 40 soggetti, con concentrazioni più significative nella provincia di Salerno, in particolare nell’agro nocerino-sarnese, tutti di nazionalità marocchina, di cui 28 in flagranza sul territorio nazionale e anche in Basilicata, nella provincia di Potenza, a Satriano di Lucania e 12 all’estero.

90 sono le persone arrestate in totale sul territorio nazionale ed estero, inoltre, sono stati recuperati circa 6mila pannelli solari, per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro, tutti sottratti dall’organizzazione ai danni di ditte e privati di diverse province d’Italia e destinati ad essere rivenduti sul mercato del Marocco che avrebbero fruttato all’organizzazione oltre 8 milioni di euro.

L’ndagine, coordinata dal Procuratore della Repubblica di Livorno, dott. Ettore Squillace Greco e dal Sostituto dott. Daniele Rosa, è partita a marzo 2016 a seguito di quattro furti di pannelli solari tra le province di Livorno e Pisa, avvenuti tra il 25 marzo ed il 7 aprile 2016.

Il Nucleo Investigativo aveva così avviato una complessa attività d’indagine che ha consentito di individuare 10 batterie operative, dedite alla commissione di furti ai danni di impianti fotovoltaici, composte da cittadini marocchini, convergenti in un’unica struttura organizzata.

La refurtiva era destinata ad essere rivenduta sul mercato marocchino a gruppi organizzati di acquirenti connazionali che ne commissionavano la fornitura.

Dopo il furto, i moduli venivano immediatamente trasferiti in Marocco, abilmente occultati a bordo di mezzi furgonati, ma il tragitto più frequente era quello che attraversa la frontiera terrestre di Ventimiglia per il successivo imbarco da Sète, cittadina della Linguadoca-Rossiglione, dove esiste il secondo porto più importante del Mediterraneo francese, dopo quello di Marsiglia e da dove partono navi anche per il Nord-Africa.

Dopo i primi arresti di trasportatori dell’organizzazione ed il recupero di numerosi pannelli solari rubati in Italia, lungo la rotta sopra descritta, operati dalla Polizia Nazionale francese su attivazione del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Livorno, per il tramite della cooperazione internazionale, il sodalizio cambiava tragitto, prolungando il trasporto via terra sino ai porti spagnoli di Barcellona, Almerìa, Motril e Algeciras con destinazioni prevalentemente verso Tangeri e Nador.

L’indagine ha consentito di scoprire numerosi furti, perpetrati in 15 province di 10 regioni italiane, a Cuneo, Asti, Livorno, Pisa, Campobasso, Terni, Frosinone, Salerno, Pescara, Potenza, Taranto, Bari Lecce, Terni, Verona e Viterbo per un totale di oltre 15mila pannelli, per i quali sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria, complessivamente 98 persone, delle 51 ordinanze, 24 cittadini marocchini sono destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, mentre 27 sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.

Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti e sequestrati pannelli solari nella disponibilità di alcuni degli arrestati, oltre a bolle di accompagnamento falsificate per garantire il trasporto di tutta la refurtiva.

Tre degli arrestati di questa mattina, sono stati bloccati dai Carabinieri, mentre addirittura stavano effettuando un ennesimo sopralluogo di furto ai danni di un impianto fotovoltaico nel torinese.

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