Eventi in Basilicata

Notte della Tarantella Lucana di Guardia Perticara – Domenica 6 Agosto – Direttore artistico Gaziano Accinni


La Musica Cilentana da alcuni anni  ha traghettato una miriade di gruppi e artisti che tanto stanno dando alla divulgazione delle antiche melodie del Cilento. Artisti – tra i quali Angelo Loia, Tommaso Sollazzo e la regina della Musica Cilentana Piera Lombardi – girano il mondo come ambasciatori di una cultura nata tra la provincia di Salerno e la vicinissima Lucania con gli antichi territori pre unitari che facevano parte della Provincia di Basilicata. Le affinità culturali ed artistiche oltre ai canti della memoria collettiva – sottolinea il direttore artistico Graziano Accinni – fanno di questa porzione di territorio uno scrigno di mirabile fattura dove si incrociano nei canti popolazioni molto simili tra di loro sia in usi e costumi che in musica.

La Notte della Tarantella Lucana 2017 vuole mettere in grande spolvero proprio queste Tradizioni che nella Lucania più interna sono poco conosciute dando cosi la possibilità di esibirsi, nel contesto di questo festival arrivato alla settima edizione, in uno dei borghi più belli d’Italia ”Guardia Perticara” dove la natura e le pietre delle case si infuocano al suono della Tarantella e in una notte con il susseguirsi dei gruppi etnici che raccontano il loro territorio porteranno un intero paese a festeggiare con allegria e spensieratezza nel posto dove gli Enotri edificarono uno dei loro più grandi e lussureggianti insediamenti civili e militari.

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ANGELO LOIA e PROGETTO OIZA

E’ una proposta culturale nata per concentrare le energie artistiche del territorio Cilentano, in un gruppo – progetto, che mira a rinvigorire un sentimento di appartenenza, attraverso la memoria. Lo spettacolo musicale di Angelo Loia & Progetto Oiza, si concretizza con un repertorio esclusivamente cilentano, partendo dai canti più tradizionali fino alle canzoni d’autore. Esso richiama dal passato frammenti di vita vissuta interpretando in musica lo spirito talvolta triste, ma anche leggero e spensierato, delle feste, delle serenate, degli incontri / scontri tra innamorati, dei caratteri di persone e personaggi cilentani.

Angelo LOIA, sopraffino chitarrista classico diplomatosi al conservatorio di Milano e cantautore di punta del Cilento, nipote d’arte, suo zio è il compianto Aniello De Vita, rielabora e compone una pregevole serie di brani appartenenti alla tradizione popolare e cantautorale cilentana. Con il suo Progetto Oiza è oggi uno dei principali interpreti della nuova musica popolare cilentana, amato ed acclamato nelle piazze e ormai noto anche alla ribalta nazionale.                                                                                              

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AGOSTINO GERARDI(PREMIO ENOTRIA)

 Biografia

Agostino Gerardi,compositore cantante e fisarmonicista,nonché tra i maggiori esponenti della musica popolare Lucana.Ha all’attivo 7 musicassette e 7 dischi; dal 2009 fa parte del progetto “Terrania” che identifica proprio la terra, la sua terra e in particolare il terremoto (- t’rrania – in dialetto Aviglianese, paese natio di Agostino Gerardi), un terremoto di passione, gioia, cultura e tradizione.

Descrizione

Nell’orizzonte musicale lucano questo sarà il viaggio più autentico nella Basilicata tradizionale, terra di magia, di superstizioni e di antiche leggende, terra che si è evoluta con i suoi ritmi e le sue dinamiche ma, ciononostante, tra le sue estati assolate e i gelidi inverni montani, tra i suoi arcaici paesaggi, ha riservato fervide, particolarissime forme di musicalità popolari.Agostino Gerardi e Terrania è un progetto che nasce nel 2009, frutto di una lunga gestazione, lavoro inedito, ricerca e amore viscerale per la musica della nostra terra che, in questo caso, prende una forma nuova, non più quella della riproposta, ma di una nuova proposta, nei contenuti e nella forma con cui si esprime.La sua voce e il suo ritmo fa muovere ormai da una trentina d’anni piazze da ogni parte della sua amata terra, addirittura di paesi rigorosi come la Svizzera e la Germania, con passione ed entusiasmo propone testi ispirati da scene di vita quotidiana in cui chiunque può ritrovarsi e sorridere con gusto grazie alla chiave ironica che usa.

GRAZIANO ACCINNI & TRIBU’ LUCANE

Tribù Lucane è un progetto di unione e condivisione della cultura popolare lucana proveniente da tutti i territori della Regione e nasce da una costola di Elettrico Lucano, ultimo album del chitarrista storico di Mango Graziano Accinni

Nella sostanza Tribù Lucane è un progetto live che porterà ad un lavoro in studio ma che nel frattempo ha già prodotto due brani, il cui primo assaggio è Gatta mammona di Antonio Infantino-Moscati. La ricerca del gruppo si orienta su brani della provincia di Matera e di Potenza con tutte le influenze delle contaminazioni culturali che i territori hanno avuto nel corso dei secoli. Si potranno così ascoltare brani arcaici e pieni di ritmo come quelli tricaricesi che sin dai primi anni 70, innanzitutto con i Tarantolati e Antonio Infantino, hanno fatto conoscere all’Italia intera e al resto dell’Europa le antiche melodie del paese arabo-normanno. Sempre dai territori lucani troviamo brani che provengono dall’alta e bassa Valle dell’Agri con la tradizione dell’arpa popolare viggianese che da metà 800 fino agli inizi del 900 hanno fatto conoscere, attraverso i musicanti girovaghi, tutta la musica che si suonava in Lucania con itinerari che andavano dall’Italia all’Europa fino alle lontane Americhe e Australia. Il repertorio include ancora brani di estrazione agro-pastorale, devozionale e pagana con tutta la saggezza e la cultura di un popolo che nella sua centrale posizione geografica ha attinto tantissimo da tutte le culture che lo hanno dominato.

Graziano Accinni (si ricordano anche le collaborazioni con Bosè, Dalla,Mina,Moni Ovadia,Hevia  etc.) guida questo piccolo sodalizio di strumentisti, musicisti e artisti lucani (Giuseppe Forastiero) e non (Luigi Gaetani, Silvio De Filippo, Giuseppe De Lio, Velia Imparato) con l’intenzione di mettere in risalto le varie problematiche sociali, lavorative e culturali oltre alle tematiche per la salvaguardia della storia e dell’identità dei territori, principale ricchezza delle regioni del Sud.

 

 

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