Cronache

Muore per overdose come due anni fa il fratello. Tragico destino per Francesco e Nicola Chiarelli


Due fratelli accomunati non solo dal legame di sangue ma anche da un tragico destino. Sono ore di dolore a Rivello per la morte di Francesco Chiarelli, 38 anni, il cui corpo senza vita è stato trovato nel tardo pomeriggio di giovedì, nella stanza di un Bed & Breakfast di Santa Maria del Cedro, in provincia di Cosenza. Si sospetta un caso di overdose che due anni fa uccise anche il fratello, Nicola, coinvolto nell’operazione “Frontiera” della Dda di Catanzaro. Nicola, 26 anni, fu trovato morto in una casa vacanza in provincia di Terni mentre era sotto protezione per aver denunciato alcuni presunti scagnozzi di una cosca calabrese. Ma se per Francesco sembrano esserci pochi dubbi sul fatto che la morte sia avvenuta a causa di un’overdose, per Nicola i familiari non hanno mai smesso di chiedere chiarimenti sul caso. E con il presidio di Libera del Lagonegrese stanno portando avanti una battaglia per far riaprire le indagini, dopo che il gip di Terni, su richiesta della Procura, le ha archiviate. Nicola venne trovato morto il 20 gennaio del 2015 in una casa vacanza di Arrone. “Sospetta overdose da stupefacenti dovuta ad un’ intossicazione acuta da cocaina con pregressa assunzione di eroina”, l’esito del referto medico.

Nel paesino in provincia di Terni, Nicola era arrivato da pochi giorni. Era stato inserito in un programma di protezione come collaboratore di giustizia. Pochi mesi prima, infatti, aveva denunciato le minacce ricevute da alcuni malviventi legati alla malavita organizzata calabrese, con cui era entrato in contatto per lo spaccio di droga. I genitori di Chiarelli non hanno mai creduto alla morte per overdose e con Libera del Lagonegrese chiedono che il caso venga riaperto. Ora la nuova tragedia familiare. L’ipotesi più accreditata, secondo i carabinieri, e quella dell’overdose basandosi sugli elementi rilevati sul luogo di ritrovamento del cadavere di Francesco. Tuttavia solo i risultati dell’autopsia potranno confermare o smentire questa ipotesi. E’ stata la proprietaria del B&B a fare la scoperta.

FONTE: Pino Perciante – La Gazzetta del Mezzogiorno

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