Petrolio in Val d'Agri e Valle del Sauro

Cova, «adesso c’è il rischio che anche l’aria sia inquinata»

I TIMORI DI «MEDITERRANEO NO SCORIE»


«Il Piano di Caratterizzazione e della messa in sicurezza in seguito alla fuoriuscita di greggio dal Centro olio di Viggiano evidenzia la presenza di surnatante che in un caso (3.5.2017) avrebbe raggiunto uno spessore consistente, pari a 61 cm». L’associazione ambientalista Mediterraneo No Scorie, citando come fonte la Regione, manifesta timori per la presenza nel sottosuolo del surnatante quando c’è stata la perdita di petrolio, e si chiede quale effetto abbia avuto sull’ambiente e la salute. Il surnatante è un liquido «che impregna il terreno a contatto con la falda – spiega l’associazione – e che costituisce una fonte di contaminazione primaria proprio per il continuo rischio di rilascio di sostanze inquinanti nelle acque sotterranee ». Ma la cosa che preoccupa di più Mediterraneo No Scorie è un’altra. Secondo l’associazione sussiste il fondato pericolo che anche l’aria possa essere stata contaminata: «I documenti e le analisi della dispersione evidenziano anche la presenza di idrocarburi in concentrazioni elevate, in particolare quelli in composti volatili.

Però, nel piano di caratterizzazione, secondo la Geossambiente, non c’è alcun riferimento a questo e quindi non viene proposto nessun monitoraggio. L’omissione, se confermata, è di assoluta gravità. Infatti, il rischio che ci siano VOC nell’atmosfera e quindi anche all’interno delle zone di lavoro antistanti quella interessata dallo sversamento di petrolio è piuttosto alto». Voc sta per Composti Organici Volatili (dall’inglese Volatile Organic Compound) e sono composti chimici di vario genere caratterizzati dalla volatilità, vale a dire dalla capacità di evaporare facilmente nell’aria a temperatura ambiente.

I Voc, contribuiscono all’insorgenza del fenomeno detto Sindrome da Edificio Malato con conseguente impatto negativo per la salute di chi ci abita o ci lavora abitualmente. «Nel caso specifico – sottolinea Mediterraneo No Scorie – è alto il rischio di contaminanti dall’aria esterna che contribuiscono al carico inquinante interno attraverso, ad esempio, l’apertura delle finestre degli edifici o delle fabbriche che si trovano in quella zona».

Intanto, il sindaco di Viggiano, Amedeo Cicala, risponde all’Osservatorio popolare della Val d’Agri che chiedeva quali azione mette in campo il Comune per tutelare i propri cittadini. «Per esempio, tra le altre cose – evi – denzia Cicala – abbiamo portato a termine rapidamente la Valutazione di impatto sanitario e presto avremo anche una sede Arpab in Val d’Agri. Abbiamo anche sollecitato il consiglio regionale a normare alcune emissioni che provengono dall’impianto per far abbassare i limiti di soglia».

FONTE: PINO PERCIANTE – LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

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