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Viggiano, un aiuto economico rispetto alla crescente difficoltà anche a causa del caro-bolletta energetica


Gli oltre 122.252.000 (in smc) di gas estratto ad aprile in Val d’Agri, secondo quanto ci informa l’Unmig – Mise, lascia prevedere che quest’anno la produzione sarà superiore alla media mensile di 89 milioni smc e annuale degli ultimi undici anni intorno al miliardo di smc. Una buona notizia – sottolinea l’Associazione Bene Comune Viggiano – che collegata all’accordo raggiunto dai dieci sindaci della Val d’Agri sui criteri e le modalità di erogazione del beneficio previsto dal disciplinare attuativo delle Linee Guida per la fornitura di gas naturale del 12 novembre 2013 dovrebbe accelerare l’iter sulla cosiddetta “fiscalità differenziata” così come proposto dall’assessore Berlinguer.

Non possiamo certo fermarci ai circa 300 euro in media a famiglia – afferma Vittorio Prinzi, presidente dell’Associazione di Viggiano – perdendo di vista gli altri aspetti che riguardano le ricadute dirette ed indirette molto più consistenti derivanti dal greggio e dal gas. Per le famiglie di Viggiano, Grumento Nova, Marsico Nuovo, Marsico Vetere, Moliterno, Montemurro, Paterno, Sarconi, Spinoso, Tramutola, il provvedimento molto atteso è sicuramente un aiuto economico rispetto alla crescente difficoltà anche a causa del caro-bolletta energetica. Ma non si può sottovalutare che comunque nel comprensorio petrolifero, come accade nel resto della regione, i cittadini pagano solo per il gas naturale dal 24% al 35% in più della media europea (circa 300euro anno per famiglia, proprio quello che riceveranno con l’accordo); le imprese, specie medio-piccole, risentono invece degli alti costi dell’elettricità, dovendo fare i conti con un kWh dal 30% fino all’86% più caro della media europea. Anche i prezzi di benzina e gasolio, che rappresentano la voce principale di spesa della bolletta energetica, sono mediamente più alti del resto d’Europa e questo differenziale è aumentato in modo sensibile negli ultimi anni.

Si ripropone pertanto – dice ancora Prinzi – l’antica e sempre attuale questione, ripresa di recente dall’Assessore Berlinguer, al quale rinnovo la richiesta: prima di estendere sull’intero territorio regionale le opportunità di “fiscalità differenziata” è opportuno concentrarsi sull’area industriale di Viggiano facendola diventare una sorta di Zona Franca Urbana (in questo caso industriale) nella quale come accade da diversi anni in tutte le ZFU individuate in Europa, con il “benestare” dell’Ue, gli imprenditori che decidono localizzazioni ed investimenti sono agevolati da tariffe particolarmente vantaggiose per i servizi del gas, dell’elettricità e dell’acqua ad uso industriale. In sintesi quello di cui abbiamo necessità, se vogliamo favorire nuovi investimenti e nuove localizzazioni, è l’introduzione di un sistema tariffario per i consumi di gas ed acqua che tenga conto del fatto che la Val d’Agri è il comprensorio macrofornitore per l’intero Paese di petrolio-gas e di acqua a favore di aree e comunità extraregionali.

FONTE: LA PRIMA PAGINA

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