Tasse e cittadini

U.Di.Con. su Imu e Tasi. Richiesta di sospensione dei tributi


“In un momento di stallo economico come questo attuale creato dall’emergenza Covid-19, occorre andare incontro alle esigenze del cittadino e condonare almeno l’acconto IMU e Tasi con scadenza al 16 giugno”.

Lo chiede il Presidente dell’U.Di.Con. Basilicata Severino Notarfrancesco che guarda con preoccupazione alla situazione economica in cui, per via dell’emergenza sanitaria, si sono ritrovati gran parte dei lavoratori italiani e lucani, molti dei quali non hanno percepito stipendio in questi mesi e sono ancora in attesa di Cassa Integrazione Guadagni e dei vari Bonus predisposti dal Governo Conte.

La richiesta dell’U.Di.Con. di Basilicata vuole giungere direttamente ai Sindaci lucani ed al Presidente dell’A.N.C.I. De Caro, affinchè si faccia leva anche presso il governo nazionale per abolire totalmente la prima rata Imu.

“In una fase di preoccupazione sociale- dice Notarfrancesco-è necessario andare incontro alle esigenze economiche di tantissimi cittadini che non sanno come districarsi tra tutte le tasse che comunque, nonostante l’emergenza Covid-19 non sono state annullate”.

Considerato che la maggior parte dei Comuni non ha potuto approvare i bilanci entro la data del 31 marzo e che quindi non sono state deliberate nè le tariffe da applicare nel 2020 né tantomeno gli atti per consentire l’eventuale slittamento della scadenza di quella che è una delle tasse più pesanti per i possessori di prime abitazioni, il Presidente regionale U.Di.Con. chiede “un atto di coraggio da parte delle istituzioni prendendo provvedimenti seri e, come si è già fatto per gli immobili del settore turistico con il ‘Decreto Rilancio’ (alberghi, ostelli, agriturismi, b&b), andare incontro anche alle esigenze dei possessori di abitazioni principali e di seconde abitazioni a prescindere dalla classificazione catastale”.

“L’Imu e la Tasi andrebbero pagate- ricorda il Presidente regionale U.Di.Con.- in due tranches: il 16 giugno e il 16 dicembre, ma bisogna sperare che i Sindaci in questo particolare momento storico non giochino al rialzo aumentando di rimando le tariffe”.

“In Basilicata da parte dei Sindaci ci vorrebbe uno scatto d’orgoglio non perdendo l’occasione di dimostrare di essere più vicini ai cittadini e seguire, quindi, gli esempi di alcuni comuni italiani che hanno differito al 30 settembre la scadenza della prima rata Imu 2020. Ma si potrebbe anche fare di meglio, cancellando una tassa che in questo momento graverebbe pesantemente sulle economie familiari dei lucani imbrigliati in un tessuto economico certamente non florido. Si tratterebbe- conclude il Presidente regionale di Basilicata dell’Unione dei Consumatori- di un’ulteriore misura importante messa in atto dai Comuni a sostegno dei cittadini che vanno aiutati soprattutto nei momenti di difficoltà come quelli derivanti dalle misure di contenimento del Covid-19”

Sulla questione Imu e Tasi interviene anche il Presidente Nazionale dell’U.Di.Com. Denis Nesci che ricorda come, “in qualità di Associazione che tutela i diritti dei cittadini, è stato chiesto al Governo centrale, sin dall’emissione dei primi decreti, di garantire un sostegno maggiore per le famiglie che, mai come in questo periodo di emergenza sanitaria, si trovano in difficoltà economiche”.

“Sono state numerose le nostre richieste di sospensione di pagamento delle utenze durante la pandemia- aggiunge Nesci- ma l’unica cosa sospesa ha riguardato di fatto il distacco delle utenze da parte dell’Autorità di Regolamentazione per Energia, Reti e Ambiente.

Bisogna tendere una mano alle famiglie che non sono in grado di far fronte a tutte quelle spese per le quali non è arrivata la sospensione proprio come Imu e Tasi ed in questo momento il Governo dovrebbe capire- conclude il Presidente Nazionale Nesci- che i cittadini vorrebbero adempiere a tutti i loro obblighi fiscali ma il problema è che proprio non ce la fanno”.

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