Politica

Tutto pronto per l’inaugurazione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019

Le dichiarazione di Pittella e Mattia


Domani è il grande giorno atteso dal 17 ottobre 2014.

Il direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri, nel corso della conferenza stampa di presentazione del programma della diretta RAI della cerimonia inaugurale ha reso noto una serie di dati, che riportiamo:

Un investimento complessivo per la realizzazione del programma culturale di 48 milioni di euro dall’inizio della candidatura derivanti da fondi regionali (11 meuro), nazionali (30 meuro) e privati (7 meuro). La programmazione del 2019 consta di 48 settimane, dal 19 gennaio al 20 dicembre 2019. La metà del programma culturale, 27 progetti, realizzati da associazioni culturali lucane con un investimento della Fondazione di 6 milioni di euro. Questi progetti stanno coinvolgendo nella fase di produzione e realizzazione, direttamente e indirettamente, circa 5 mila materani e altrettanti lucani e una centinaio di partner internazionali. Gli artisti e curatori coinvolti sono 120. I paesi europei coinvolti sono 27, e, direttamente e indirettamente, sono state coinvolte tutte le regioni italiane. L’80 percento del programma culturale è caratterizzato da produzioni originali, vale a dire anteprime assolute a livello mondiale. Il lavoro è durato 7 anni, dal 2011 al 2018 Lo staff di Matera2019 è composto da circa 60 persone, soprattutto giovani dai 25 ai 40 anni. Al momento sono 20 gli sponsor, 15 nazionali e 5 locali.

I flussi turistici nel 2017 hanno registrato 450 mila presenze (comprensivi di turisti italiani, 320 mila, e stranieri, 130 mila), a fronte di 200 mila nel 2010 e un aumento del 10 percento rispetto al 2016. Nel 2018 si prevede un aumento del 15 percento che porta a una previsione di 515 mila presenze. Nell’ultimo decennio di forte crescita del turismo a Matera, il tasso annuale di crescita più elevato è stato toccato nel 2015 con un +44% delle presenze: nell’ottobre 2014 Matera era stata ufficialmente designata Capitale Europea della Cultura 2019. Per il 2019 si prevede un flusso annuale di 700 mila presenze distribuite su 12 mesi.

Riceviamo e pubblichiamo una nota del presidente Marcello Pittella su Matera-Basilicata 2019:

Matera è la forza visionaria di un progetto e di quanti in esso hanno creduto, dalle istituzioni alle associazioni, dai corpi intermedi ai professionisti della comunicazione fino ai cittadini lucani tutti, in cammino nel percorso di candidatura ed in cammino oggi verso un’opportunità reale da coltivare. Perché Matera 2019 è la vittoria dei sogni e delle persone, a cui va il mio più sentito ringraziamento e la mia profonda riconoscenza, pur se oggi da Presidente sospeso. Il rammarico per quanto vivo non offusca i sentimenti di orgoglio e fierezza per questa terra, né indebolisce l’emozione per il momento storico che ci apprestiamo a vivere. Il refrain per il quale siamo “capitale europea da vergogna d’Italia”, da oggi sarà solo un tema per comprendere fatti e percorsi storici, portare ad esempio scelte politiche vincenti, comprendere il dna di questa terra. Sono convinto che il riscatto è il passato, capitalizzare i frutti di un percorso avviato è il futuro. Non bisogna fermarsi ma continuare a lavorare per idee che spesso appaiono utopie o futilità, ma che al contrario sono spinta per immaginare opportunità di sviluppo i cui risultati si coglieranno in un tempo più lungo. É con questo spirito che il governo regionale, che ho guidato in questi ultimi cinque anni, ha inteso il titolo di Capitale della Cultura quale momento per riscrivere il paradigma di un mezzogiorno attrattivo e propulsore di idee, foriero di vitalità, e non già come etichetta sterile, momento di ritualità formali, o come punto di arrivo. Non scadenza ma avvio, non limite ma apertura. Dal 2014 in poi, e ancor prima, da quando si decise di competere per il titolo con altre città certamente ben più note ed attrezzate rispetto alle nostre, mai è mancato impegno e lavoro, tenacia e passione, progettazione e voglia di individuare asset strategici. Certo, non sono mancate lentezze, proprie di un’impresa tanto complessa ed inedita, e non sono mancati errori che pure il tempo ci restituirà e per i quali chiediamo scusa.

Abbiamo investito importanti risorse in questi anni, circa 766 milioni di euro, pensando anzitutto ad una governance, con la Fondazione Matera- Basilicata 2019, poi ad una programmazione culturale organica che tenesse conto del fermento creativo lucano in un’ottica di interazione delle competenze in una società dei saperi e delle professioni in continua evoluzione. Su iniziativa regionale, da marzo 2016 Matera ha una sede distaccata della Scuola del Restauro. E poi le infrastrutture digitali e materiali. La città dei Sassi è una delle aree urbane dov’è partita la sperimentazione della 5G. Sul tema della viabilità, dei trasporti e della mobilità urbana corposi sono stati i nostri investimenti, forse non tutti visibili oggi ma sicuramente fra qualche tempo. E ancora, azioni mirate alla valorizzazione delle aree interne o l’idea di “capitale per un giorno” per rendere forte il legame territoriale della regione nel suo insieme. Matera-Basilicata2019 per noi ha rappresentato in maniera forte anche questo: il rafforzamento della coesione territoriale e sociale, il credere nel valore dell’accoglienza e della solidarietà, la capacità di mettersi in gioco al riparo da steccati ideologici che tanto ci danneggiano, perché sono i buoni sentimenti ad animare buone azioni, lucidi sognatori a cambiare il corso della storia. Dal Sud al cubo, per usare un’espressione a me cara, parliamo all’Europa. Questo è un fatto. Ora tocca noi tutti valorizzare questa occasione e renderla patrimonio per il futuro. Auguro ai lucani di lasciarsi coinvolgere dall’entusiasmo di questi giorni e di credere, credere in questa terra. Dal mio canto, sono grato ed orgoglioso di aver dato un contributo a questa impresa. Fiero della mia regione”.

Il candidato Presidente Mattia del M5S:

“L’inaugurazione di Matera capitale europea della cultura 2019 è un traguardo che riempe di felicità e soddisfazione tutti i lucani e potrebbe segnare l’avvio di un percorso di uno straordinario sviluppo per tutta la Basilicata e per il Mezzogiorno.

Bisogna evitare tuttavia che questa grande opportunità si trasformi nel tempo in un fuoco di paglia e in un’operazione mediatica che in poco tempo si consuma e si perde nella memoria della storia economica, sociale e culturale della nostra regione. Le difficoltà e i ritardi emersi nel corso degli anni di preparazione dell’evento, la gestione personalistica e molto discutibile dei fondi e le procedure adottate per gli incarichi e per la selezione dei progetti, costituiscono segnali di preoccupazione che, da adesso in poi, devono essere superati da azioni e visioni affidate al supporto del governo Conte, a partire dai ministri Lezzi e Bonisoli, e da un atteggiamento più appropriato, efficiente e lungimirante della Regione Basilicata, del Comune di Matera e della Fondazione Matera 2019.

Dobbiamo perciò evitare, così come ha dimostrato il ministro Lezzi con la sua presenza a Matera una volta al mese, che in futuro politiche sbagliate possano indebolire e frenare le energie potenziali ancora inespresse a discapito dello sviluppo e del traino complessivo che Matera può esprimere a favore di tutta la regione.

Occorre una strategia generale che, partendo dal grande patrimonio offerto da Matera 2019, guardi alla Basilicata come centro del sud peninsulare, porta mediterranea dell’Europa, crocevia di relazioni e scambi con i paesi asiatici. Con il M5S al governo nazionale e al governo della Regione Basilicata, va data una svolta per dire no all’improvvisazione e al provincialismo nelle politiche a cui siamo stati abituati in questi decenni.

Come lucani siamo orgogliosi di Matera, dei suoi cittadini e degli sforzi compiuti affinché la Basilicata sia oggi una finestra di meraviglia aperta sul mondo. Vogliamo che questa finestra diventi una porta e poi un’autostrada verso l’internazionalizzazione del territorio. Per questo, nel nostro programma per la Basilicata prevediamo un piano di sviluppo capace di mettere a sistema e a valore economico tutti gli asset caratteristici e inimitabili del nostro territorio in una logica di connessione con le principali infrastrutture culturali, innovative, fisiche dell’Europa e del mondo”.

Il PROGRAMMA DI DOMANI E DOMENICA A MATERA.

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