Cronache

Terremoto politico-giudiziario: indagati assessori, dirigenti, sindaci e imprenditori


Fonte: LA NUOVA

Le contestazioni scaturiscono dall’inchiesta che nel 2019 aveva portato all’arresto dell’avvocato potentino Raffaele De Bonis Cristalli legato al presunto sistema di favori tra pubbliche amministrazioni, imprenditori e professionisti. E svariano dalla concussione all’abuso d’ufficio, dall’associazione a delinquere allo scambio elettorale politico-mafioso. Sono tanti i nomi illustri iscritti nel registro degli indagati, come anticipato dall’edizione odierna del Quotidiano del Sud: su tutti spiccano due esponenti dell’attuale giunta regionale, gli assessori Francesco Cupparo e Rocco Leone e quello del segretario particolare del governatore, Mario Araneo. A Leone viene contestata un’ipotesi di concorso in corruzione e turbativa d’asta con il senatore lucano Salvatore Margiotta, l’attuale sindaca di Lagonegro, Maria Di Lascio, all’epoca dei fatti non ancora prima cittadina, il consigliere regionale Francesco Piro, un funzionario comunale e alcuni costruttori. Per il consigliere Piro e l’assessore Cupparo c’è l’ipotesi di turbativa nella scelta del contraente. Tra gli indagati spuntano anche l’ex governatore lucano, Marcello Pittella e il suo ex segretario particolare, Biagio Di Lascio. Ci sono poi il direttore generale del San Carlo, Giuseppe Spera e quello del dipartimento Salute della Regione, Ernesto Esposito. Per quanto riguarda i sindaci, sono iscritti nel registro degli indagati, oltre a quello di Lagonegro, anche i primi cittadini di Maratea, Ruoti e San Severino Lucano.

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