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Tanti i lucani per l’addio a Raffaele Soave

Ha rappresentato l’«anima» nelle lotte sindacali all’interno della vertenza Senisese


Tanti, tantissimi, politici, sindacalisti, amministratori, dirigenti, gente semplice, arrivati da tutta la Basilicata erano presenti ieri per dare l’ultimo saluto a Raffaele Soave stroncato sabato da un infarto. Filuccio, come era chiamato da tutti, era di Roccanova ma lo conoscevano dappertutto per la sua disinteressata disponibilità, la passione e la tenacia che metteva in ogni suo impegno di dirigente sindacale. Lui che ha rappresentato «l’anima» delle lotte sindacali per il lavoro e l’emancipazione dell’area Sud della Basilicata. Ma su tutto, il suo nome è legato alle lotte del dopo diga che dalla metà degli anni ‘70 hanno infiammato Senise e tutta l’area da cui ha preso vita quella «Questione diga» all’interno della più generale «Vertenza Senisese» che in tanti ancora oggi ricordano proprio grazie a lui e alle tantissime testimonianze di quegli anni raccolte nel suo libro «La diga di Senise. Lotte, conquiste, inadempienze». Tante battaglie, tante lotte ricordate anche nel corso della commemorazione funebre di un uomo, Filuccio Soave, che per tutti è sempre stato «punto di riferimento di quanti attraverso la partecipazione e mobilitazione democratica hanno lottato per costruire un futuro migliore».

Ed alle lotte di quelle popolazioni, per una contropartita di lavoro all’esproprio dei terreni fertili invasi dalla più grande diga d’Europa in terra battuta, al sequestro del tappo, Raffaele Soave ha sempre unito anche un grande impegno all’insegna della passione e coerenza politica che lo ha portato a ricoprire la carica di segretario di Roccanova del Partito comunista e poi di dirigente del Pds. Candidato alla Provincia nel 1995 con Rifondazione comunista, nel 1998 aderisce al Pdci. Nel 2000 viene nominato assessore provinciale della Provincia di Potenza con delega allo sport. Quello sport, il calcio nello specifico, che lo ha visto protagonista tra i pali della porta della Contursi prima e del Policoro poi, in serie D, a fianco di quell’Andrea Esposito che da lì fece il salto nel Napoli in serie A. Ultimamente aveva aderito alla nuova formazione politica di sinistra Art.1-Mpd. E’ stato anche consigliere comunale a Roccanova , il suo paese per il quale si è sempre «speso» ed in prima fila, nelle battaglie politiche e sociali. In modo sempre intenso, dinamico quasi « vulcanico» come era il suo carattere. Quello del fare, di non fermarsi mai, di voler conoscere tutti ed essere amico di tutti a cominciare dalla gente più semplice ed umile.

FONTE: ANDREA LAURIA – LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

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