Per contrastare l’iter autorizzativo relativo all’istanza di permesso per la ricerca petrolifera denominata “Monte cavallo”, l’eurodeputato del M5S e membro della Commissione ambiente e sanità, Piernicola Pedicini, ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea, chiedendo alla Ue di intervenire in applicazione della direttiva Ue 92/43/Cee sulla tutela e la conservazione degli habitat naturali. Il territorio dove si vorrebbero effettuare alcune ricerche petrolifere, si trova al confine tra le regioni Campania e Basilicata e include alcuni comuni della provincia di Salerno e Potenza, tra questi Atena Lucana, Montesano, Padula, Polla, Sala Consilina, Sant’Arsenio, Sassano, Teggiano, Brienza, Marsico Nuovo, Paterno e Tramutola. L’istanza di permesso è stata richiesta dalla multinazionale del petrolio “Shell” e attualmente è sottoposta alla Via (Valutazione di impatto ambientale) con un permesso petrolifero che riguarda una campagna di indagini geofisiche nei territori campani e lucani e con l’obiettivo di individuare un nuovo giacimento petrolifero che potrebbe essere geologicamente connesso al giacimento della Val d’Agri in Basilicata. Nell’interrogazione, l’eurodeputato pentastellato Pedicini ha fatto anche presente alla Commissione europea che gran parte di quelle aree sono inserite nel Sic (Sito di interesse comunitario) “Monti della Maddalena”, che comprende quattro habitat di interesse comunitario e varie specie faunistiche tra cui il picchio nero, il nibbio bruno, anfibi come il cervone e mammiferi come il rinolofolo minore. Alla luce di questo, l’eurodeputato, come si legge nella nota stampa inviata oggi, giovedì 2 febbraio, ha evidenziato alla Commissione Ue come l’indagine geofisica che si vorrebbe effettuare e l’eventuale sfruttamento di risorse fossili, sia assolutamente in contrasto con la direttiva europea 92/43/Cee che si prefigge di mantenere in uno stato di conservazione soddisfacente gli habitat naturali dei siti di interesse comunitario.
Rocco Becce robexdj@gmail.com
