Cronache

Stipendi e rimborsi gonfiati, sequestro a tre dipendenti comunali


Erano stati “applicati a scavalco” al comune di Armento per far fronte alla carenza di personale in alcuni uffici. Tre dipendenti di altre amministrazioni si sarebbero messi in tasca, secondo un’inchiesta condotta dalla Guardia di finanza della Procura di Potenza e dal Nucleo di polizia economico – finanziaria, oltre 90 mila euro non dovuti e ora sono indagati per peculato.

Tutti e tre erano ‘prestati’ al comune di Armento, per alcune ore a settimana, da altre amministrazioni, in particolare da quella di Guardia Perticara.  Nei confronti di due delle persone indagate il gip di Potenza ha disposto misure interdittive.  Per tutti e tre è scattato il sequestro dei beni. Secondo la Procura di Potenza, in due anni, a partire dal 2019, i tre dipendenti avrebbero intascato soldi non dovuti con mandati di pagamento superiori rispetto alle ore di lavoro e alle attività effettivamente svolte. Il cartellino non veniva timbrato all’entrata e all’uscita ed era dunque impossibile verificare se fossero in Comune. Uno di loro, responsabile della ragioneria del comune di Armento, si sarebbe autorizzato rimborsi per trasferte mai avvenute usando la firma elettronica del sindaco. Per questo motivo è indagato anche per falso continuato ed è stato sospeso dal comune di Guardia, insieme al geometra dipendente dello stesso Comune e prestato all’ufficio tecnico di Armento. Il  primo (che avrebbe intascato circa 45 mila euro non dovuti) è stato destinatario  del divieto di dimora a Guardia e ad Armento, il secondo (che si sarebbe appropriato di circa 38 mila euro) è stato invece sottoposto alla misura meno grave dell’obbligo di dimora a Guardia.

 

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