In occasione del trentennale delle stragi di Capaci e via d’Amelio, l’8 luglio alle 19:30 a Brienza sarà ospite l’imprenditore sotto scorta Antonino de Masi.
Sin dalla giovane età segue il padre Giuseppe nell’attività imprenditoriale da quest’ultimo fondata nel campo della meccanizzazione agricola e le vicende che vedono la famiglia De Masi agli onori della cronaca per il suo impegno contro la criminalità.
Il 13 Aprile 2013 spararono 44 colpi di kalashnikov al portone della sua azienda, mettendogli anche 3 proiettili davanti alla porta d’ingresso.
Una dichiarazione di guerra che ha avuto il suo inizio molti anni prima, nel 2001, quando durante la costruzione dei propri stabilimenti, De Masi si oppose alle estorsioni messe in atto dalla famiglia Crea, una delle più feroci e potenti cosche di ‘ndrangheta, denunciandoli. Da quel momento, la sua vita è stata costantemente messa in pericolo, fino a giungere all’attentato del 2013. Da allora, De Masi vive sotto scorta e la sua azienda è presidiata giorno e notte dall’esercito. La sua famiglia è stata allontanata dalla Calabria, ma lui non ha nessuna intenzione di lasciare la sua terra.
La sua testimonianza sarà l’occasione per ricordare i due giudici, Falcone e Borsellino, uccisi nel 1992, e per ribadire che le mafie si combattono facendo ciascuno la propria parte. Questa lotta non può gravare interamente “sulle spalle di procuratori della Repubblica e di Prefetti e di funzionari dello Stato che da soli stanno combattendo una delle più grandi organizzazioni criminali al mondo”, afferma De Masi. La società civile deve muoversi e contribuire a questa lotta. Di mafia si deve parlare, si deve spiegare che siamo davanti ad un fenomeno criminale che ammazza non solo le persone ma la speranza di ognuno di noi, non dobbiamo abituarci ad essa. Solo così si formeranno delle generazioni di ragazzi che avranno le conoscenze e le capacità di ribellarsi, di dire no con Antonino de Masi, come Falcone, Borsellino, Chinnici e tutti coloro che negli anni si sono battuti e hanno dato la vita per la legalità.