Eventi in Basilicata

Quando la scuola valorizza il territorio. Proiezione corto “Invisible Ink” al liceo G. Pascoli di Viggiano


Nel pomeriggio di venerdì 15 giugno, presso il Liceo classico G. Pascoli di Viggiano, sede associata  dell’Istituto G. Peano, si terrà la presentazione del cortometraggio “Invisible ink”, realizzato nell’ambito del  progetto di Alternanza Scuola-Lavoro (“Nuove tecnologie applicate alla fruizione e valorizzazione dei beni  culturali”). L’evento segnerà l’occasione di debutto della classe IIA nel concitato mondo del cinema e della cinematografia, che tanto attrae i giovani del nuovo millennio.
La pellicola è frutto di un laborioso e intenso percorso di ideazione e scrittura, riprese e montaggio, nel corso  del quale gli studenti sono stati affiancati dai professori e da tutor ed esperti della Fondazione Eni Enrico  Mattei.
Il cortometraggio si snoda tra le diverse stradine dei centri storici della Val d’Agri e ha per oggetto, oltre che  per finalità, la valorizzazione di bellezze naturalistiche e centri di rilevanza storica, tra cui il Lago del Pertusillo,  gli scavi di Grumentum e il Castello di Moliterno.
La trama si colora di tinte cupe, atmosfere inquietanti e cornici criminose, aderendo appieno al genere noir.  Il protagonista è Mirko, un ragazzo di venti anni, un disadattato che non ha dimora stabile, non ha amici, ha  una famiglia che tuttavia sente lontana, quasi estranea. Mirko vive la sua vita attraverso i filtri della gelosia,  della rassegnazione e dell’impotenza, ma non rinuncia all’orgoglio e a quella cieca fiducia nel suo talento.  Decide così di scrivere un libro, di farlo per se stesso. Nulla di filosofeggiante o artistico, Mirko vuole parlare di sé e del vero.

Il protagonista scrive e descrive i delitti che immagina di realizzare, mentre compie i medesimi crimini illudendosi di trovarsi in una dimensione onirica e libresca… e dunque la questione fondamentale diventa:  Mirko scrive o uccide? È questo l’interrogativo attorno al quale ruotano i flashback, gli omicidi e i drammi del  corto. Le vittime sono sempre colpevoli, colpevoli di averlo posto innanzi ai suoi limiti, al rifiuto, alla gelosia,  alla codardia. Le lotte sono sempre duplici: Mirko combatte contro le vittime e al contempo contro se stesso,  contro gli istinti brutali che animano il suo spirito, contro un alter ego che vorrebbe respingere con la forza della scrittura.  Attraverso una serie di colpi di scena, momenti di suspense e soprattutto grazie a un finale alla “Shutter  island”, il corto riesce a tenere col fiato sospeso, lasciando il pubblico con un dubbio irrisolto, un alone di  mistero e di inquietudine.
Il lavoro di Alternanza ha dunque dato modo di mettere in luce le abilità creative e narrative (olisticamente intese) degli studenti, oltre ad aver dimostrato un’inaspettata compatibilità tra lo studio della cultura classica  e i linguaggi multimediali e digitali della modernità.
Il risultato è stato più che soddisfacente, l’idea brillante degli studenti si è trasformata in un’occasione di  sviluppo per il territorio e di arricchimento per i ragazzi.

Aurora Alliegro

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