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Presentato a Viggiano il libro di Del Luongo “Grumentinae Vites et Vina”

Biodiversità viticola, cultura e storia nell'Alta Val d'Agri


All’Hotel dell’Arpa di Viggiano è stato presentato il volume scritto dal Professore del CNR Stefano Del LuongoGrumentinae Vites et Vina“. La presentazione del libro fa parte dell’evento “Palmenti, Viti e Vini in Alta Val d’Agri”  con delle visite guidate qualche ora prima nell’area archeologica di Grumento Nova. Evento organizzato dal Consorzio Terre dell’Alta Val d’Agri con la presenza del neo-Presidente Giovanni Di Trani.

 

A moderare il dibattito Francesco Pisani dell’azienda Agricola Biologica Pisani che ha ricordato come in Basilicata ci siano ben 55 cloni autoctoni diversi di viti e il nostro vino, Terre dell’Alta Val d’Agri, DOC dal 2003, aggiungendo: “le attività di ricerca sul patrimonio viticolo ha bisogno di finanziamenti, tanto si è fatto in passato in Regione e tanto altro si deve fare con collaborazioni giuste da realizzare in tempi congrui. Abbiamo le competenze in Regione, spero che la ricerca non si fermi“.

Per i saluti istituzionali è intervenuto il vice-sindaco di Viggiano Paolo Varalla: “un altro ed ulteriore tassello importante per la valorizzazione delle nostre etichette dei vini del Consorzio terre dell’alta val D’Agri che dà un eccellente visibilità ad un territorio intriso di storia e cultura con una grande vocazione enogastronomica dove il fattore Vino ha ancora tanto da dire e soprattutto da dare. Sono tante le iniziative che si susseguono in tal senso dalla festa del «Ferricello Viggianese» abbinato ai vini del Consorzio terre dell’alta Val d’Agri, ai corsi di primo livello dell’Onav e soprattutto alle graditissima e partecipatissima rassegna estiva denominata «Vini sotto le stelle». Onore e merito soprattutto al Consorzio terre dell’alta Val d’Agri che con costanza e continuità porta avanti progetti di alto profilo scientifico e quindi promozionale dei suoi vini ma soprattutto dell’intero territorio vitigno Val d’Agrino“.

A seguire gli interventi del Generale dell’Istituto Geografico Militare Pietro Tornabene, che ha parlato di “coscientizzazione” storica importante per gli abitanti della Val d’Agri, regalando a fine interventi una carta geografica della Basilicata al Presidente del Consorzio e due carte geografiche di Viggiano, una del 1950 e un’altra del 2017, al Prof. Del Luogo; e di Francesco Tarlano della Soprintendenza Archeologica Basilicata: “volume di cui si sentiva il bisogno che inquadra in maniera ottimale l’uomo e l’ambiente, storia e archeologia con una storia della Val d’Agri che ci unisce, l’Enotria di cui storicamente il nostro territorio fa parte è sempre stata terra del vino“.

A concludere la manifestazione l’autore del libro Stefano Del Luongo: “un territorio, il vostro, che è patrimonio storico e geografico dinamico che diventa carta d’identità da presentare agli ospiti, visitatori o produttori, e con quella carta d’identità vi mostrate al resto del mondo. Il Sud ha dato tante denominazioni di vino al resto d’Italia nel corso della storia con toponimi che poi la storia ha modificato ma la provenienza originaria è nostra del Sud. Catone riporta, all’epoca delle guerre puniche, che in vini di cui vale la pena parlare sono quelli del Sud. 

Il libro che sto presentando, ringrazio il CREA, cerca di dare una risposta sui costi ragionevoli con risultati predisposti in maniera tale che un’azienda abbia tutte le informazioni: realizzare un’etichetta, come accompagnare un vino, dati agronomici per capire come lavorare una pianta, i dati enologici sul gusto”. 

La serata si è conclusa con una degustazione di vini.

 

 

 

 

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