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Nuvole rosa e “stregate” sull’agriturismo delle Dolomiti Lucane


Saranno pure “stregate” ma sono soprattutto nuvole “rosa” quelle sotto il cielo dell’agriturismo delle Dolomiti Lucane. Il nuovo attrattore – due mongolfiere ascensionali frenate, posizionate rispettivamente nei territori di Castelmezzano e Pietrapertosa – fortemente voluto dalle due Amministrazioni Comunali e inaugurato in questi giorni, arricchisce l’offerta di vacanza naturalistica per l’autunno. E la stagione d’oro dell’estate 2017, appena conclusa, per l’attività delle aziende di ospitalità rurale nel comprensorio del Parco Gallipoli Cognato è salutata con entusiasmo dai titolari.

L’agriturismo quello vero –  sottolinea Giuseppe Vernucci che gestisce con padre, madre e sorella l’agriturismo “I Sapori del Parco” di Pietrapertosa, conosciuto come agriturismo Taddeo (dal cognome della madre) – è un custode di saperi, di manualità, di conoscenza profonda delle materie prime. Ma è anche ambasciatore del territorio, parte integrante di una rete rurale di un turismo dalle enormi potenzialità. Il nuovo attrattore ci stimola ad alzare il livello tecnico e le capacità manageriali delle imprese agricole, rafforzando fortemente il legame e l’utilizzo dei prodotti regionali. Il nostro percorso continua a suscitare interesse – aggiunge Giuseppe – ed è una risposta alla richiesta di autenticità da parte dei consumatori. In un anno di forte crescita del turismo in Basilicata, che ha interessato anche gli agriturismi, diventa sempre più indispensabile segnare una linea distintiva tra chi rispetta le regole e chi mette in cattiva luce il comparto. Giuseppe guarda con ottimismo all’autunno stagione dei sapori originali e genuini del Parco. Turismo Verde-Cia a cui aderisce “I Sapori del Parco” rilancia con l’avvio dell’autunno il programma “La spesa in campagna” quale occasione per rivalutare l’antica cucina povera con l’obiettivo di avvicinare la “città” alla vita rurale per invitare i consumatori a “farsi la dispensa alimentare” presso le aziende agricole e gli agriturismi, rinnovando la tradizione di prepararsi il salame e la “suppersata”, la pancetta, il prosciutto, direttamente con la famiglia dell’allevatore suinicolo. E qui il cinghiale oltre a un serio problema per i danni prodotti è una risorsa per le orecchiette o manate al ragù di cinghiale.

Anche in questo comprensorio l’agricoltura multifunzionale è la protagonista principale della crescita e della tenuta dell’occupazione nei territori. Tra le motivazioni del successo di gradimento il costante rinnovamento dell’ospitalità rurale, la diversificazione delle proposte di soggiorno per non limitarsi al consumo del pasto e il buon livello di ricambio generazionale. Fattori riscontrabili a Castelmezzano nell’agriturismo Il Molino della Contessa dove la proposta per il soggiorno nelle Dolomiti Lucane è rivolto ad ogni target di ospite (non solo Volo dell’Angelo ma tante escursioni naturalistiche e visite sino a Matera) e in cucina la sintonia madre (Rosanna)-figlia (Mariangela) funziona alla grande per realizzare nei piatti l’efficace combinazione tradizione-innovazione senza stravolgere gli antichi gusti e sapori contadini. Per Rosanna Sileo il compito è recuperare quei piatti tramandati dalle nostre nonne e che rischiano di scomparire. E’ l’ulteriore testimonianza che nell’area delle Dolomiti Lucane c’è gente tenace che non demorde di fronte comunque alla crisi dei consumi, alle difficoltà di reperire manodopera agricola,  persino con  una piscina a fianco dell’azienda per offrire un’ ulteriore attrazione, una novità richiesta dagli ospiti amanti delle vacanze in campagna e che vogliono provare l’emozione del bagno in piscina con la veduta mozzafiato delle rocce.

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