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Nuova selezione per il corso “operatore di produzione a Tempa Rossa”, 14 dei selezionati pronti alla diffida


Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di 14 dei selezionati al corso di formazione per operatore di produzione a Tempa Rossa:

Oltre alla beffa anche il danno. Dopo aver subito nei giorni scorsi una campagna ai limiti della diffamazione e aver letto sulla stampa di procedure non aderenti a uno Stato di diritto apprendiamo da canali non istituzionali e non ufficiali che la selezione formativa indetta dalla Total ‘sarà ripetuta con l’ammissione di tutti i 116 concorrenti che hanno preso parte alla prova precedente’. Siamo, e spiace dirlo, davanti a una vera e propria commedia del grottesco dove non si tiene conto del rispetto delle regole sulle quali, va ribadito, esiste una legislatura che non consente a nessuno di ‘improvvisare’ altro tipo di procedure. 
Senza contare che desta non poco sconcerto il tenore del comunicato della Regione Basilicata, nel quale si parla di riaffermazione di principi quale trasparenza, e di una selezione su cui aleggiano sospetti di non meglio precisata natura, alludendo così allo svolgimento di un procedura irregolare o peggio illegittima. Che l’ente Regione possa emettere tali giudizi è sconcertante. Ma su questo confidiamo nella competente autorità giudiziaria che è l’unica evidentemente atta a tali competenze. 
Per tutte queste ragioni considerando che quanto verificatosi, non solo è lesivo e pregiudizievole per l’onore ed il decoro di professionisti che hanno la ‘sola colpa’ di aver partecipato a una selezione (sono stati violati irrimediabilmente i diritti e concretizzandosi in una vera e propria lesione da perdita di change con l’aggravante di un danno patrimoniale, anche alla luce della mancata motivazione dell’annullamento, obbligatorio per legge) ci vediamo costretti a presentare una diffida legale a voler procedere alla ripetizione della selezione. Qualora ciò avvenisse saremo anche costretti ad adire la competente magistratura, civile e penale, per la giusta tutela dei diritti ed interessi degli ammessi. Si evidenzia inoltre, che quanto avvenuto appare in tutta evidenza come comportamento persecutorio e condizionato dalle solite logiche politiche e di filiera tristemente note agli onori della cronaca.

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