Salute

La telemedicina contro la fibrosi cistica


Si è svolto presso la sede della Azienda sanitaria di Potenza un  incontro tra i vertici dell’azienda e una delegazione nazionale della Lega italiana fibrosi cistica. L’incontro ha visto, attorno allo stesso tavolo, il Direttore generale dell’Asp, Antonello Maraldo, il Direttore sanitario, Luigi D’Angola, il Presidente nazionale della Lifc Gianna Puppo Fornaro, la responsabile Area Territorio Silvia Ranocchiari, il responsabile Area qualità Puglia, Matteo Silva, il presidente lucano della Lifc, Domenico Iacobuzio. Presenti anche il presidente della Lifc Abruzzo, Celestino Ricco e il responsabile del Centro fibrosi cistica dell’Azienda Ospedaliera San Carlo, Donatello Salvatore.
Alla base dell’incontro, l’analisi dello stato dell’arte relativamente all’acceso alle cure sia in ambito Asp che nell’integrazione ospedale-territorio. Mission del confronto a più voci la possibilità di avviare un percorso che guardi al futuro e che porti ad un miglioramento delle cure e dell’assistenza nei confronti dei pazienti affetti da fibrosi cistica.
Dal punto di vista sanitario si lavorerà – è stato detto nel corso dell’incontro -sullo sviluppo territoriale dell’assistenza domiciliare, rientrante nelle competenze Asp, e di un  percorso di telemedicina. A tal proposito, è stato evidenziato come i nuovi farmaci permettono di ridurre di parecchio l’ospedalizzazione dei pazienti malati che periodicamente si rivolgono alle strutture ospedaliere per sottoporsi a day hospital terapeutico. I pazienti lucani in cura presso il centro fibrosi cistica del San Carlo sono circa una novantina a cui si sommano quelli provenienti dalle regioni vicine ed in particolare Puglia e bassa Campania arrivando così a circa 150 pazienti.
Per Maraldo “l’incontro con i vertici nazionali della LIFC è segno tangibile della grande attenzione verso la sanità lucana”. Il direttore Generale ha poi ricordato che sin dal suo insediamento ha interagito con le associazioni territoriali rappresentative dei pazienti “perché solo in questo modo si può rinsaldare un patto di sana complicità per la reciproca comprensione e risoluzione dei problemi comuni”.
D’Angola ha ricordato che “l’Asp è impegnata nella definizione di percorsi per la presa in carico di pazienti affetti da fibrosi cistica sia attraverso l’Assistenza domiciliare sia attraverso l’opportuno coinvolgimento e sensibilizzazione dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. Va dato atto che è di fondamentale importanza l’assistenza sul territorio, demandando al regime di ricovero solo quei casi che necessitano di cure in ambiente ospedaliero”.
Per la presidente della Lega nazionale fibrosi cistica, Gianna Puppo Fornaro, “è importante che in una regione come la Basilicata che fa da cerniera per le realtà limitrofe, ci sia una macchina operativa che si muove con capacità e competenza per assicurare cure e assistenza al paziente affetto dalla malattia”.
Dello stesso parere anche il presidente regionale  della Lifc Iacobuzio, per cui “il valore aggiunto dell’Assistenza domiciliare sul territorio è rappresentativo di una volontà di operare per il bene della sanità e dei pazienti lucani che non solo possono avere come punto di riferimento il Centro dell’Azienda ospedaliera regionale, ma possono trovare nella Asp un motivo in più di certezza dell’assistenza”  .
Soddisfazione è stata espressa anche dal responsabile del centro fibrosi cistica, Salvatore, che ha sottolineato come sono in aumento i feedback positivi da parte dell’utenza che spingono anche a migliorare il rapporto con il territorio.

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