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La nuova legge italiana sul gioco d’azzardo


Il mondo del gioco d’azzardo ha conosciuto una crescita straordinaria negli ultimi anni, arrivando a toccare vette sinora inesplorate. Per questo motivo, i siti di gioco si sono battuti per ottenere una nuova e più moderna legge sul gioco d’azzardo.

Ad oggi, i migliori casino italiani sono sprovvisti di una norma ad hoc e funzionano sulla base delle circolari dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli e sull’attualizzazione di norme pensate e immaginate esclusivamente per il gioco in presenza.

Il ruolo dei casinò nell’economia italiana

Un aggiornamento della normativa si è reso sempre più urgente dal momento in cui i migliori casino online sono in grado di portare nelle casse dello stato un’enorme quantità di denaro. Si pensi alla crescita esponenziale avuta dal fenomeno dei casinò online sicuri.

Questi portali rappresentano un’evoluzione del gioco e un’opportunità di crescita e di guadagno per l’intero settore. Infatti, il gioco d’azzardo ho raggiunto un volume d’affari complessivo di 136 miliardi di euro con un gettito complessivo di 11,2 miliardi.

Questa crescita può ovviamente portare all’insorgere di rischi come la ludopatia e la dipendenza dal gioco ma, proprio per tali motivi, essa deve essere incanalata da una corretta normativa in materia.

La richiesta per una normativa adeguata

Sono stati proprio i casino online legali a richiedere al Parlamento di muoversi in tal senso e immaginare una norma che li protegga e incentivi il gioco sicuro sui portali che vantano una licenza ADM.

Questo è avvenuto perché i casinò online in Italia non sono tutti legali e molti, com’è noto, utilizzano delle licenze considerate poco sicure poiché rilasciate da altri stati. Quando ciò avviene l’utente non è protetto dallo stato italiano e, al contrario, è soggetto alla disciplina di un paese estero, come nel caso delle licenze britanniche, maltesi, caraibiche etc.

Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome

Ovviamente, come spesso accade in questi frangenti, si è osservato che molti degli organismi statali e locali si sono gettati nella mischia per ottenere un vantaggio dal riordino del gioco d’azzardo. Su tutti, è spiccata l’attività della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome – organismo collegato alla più nota Conferenza Stato-Regioni.

Infatti, la Conferenza a fine gennaio ha proposto un documento che intende richiedere: “La possibilità che si consideri una compartecipazione regionale sia al canone di concessione dei punti delle reti fisiche del gioco che sul provento del gioco al netto delle vincite erogate e degli aggi”.

Ciò è avvenuto poiché ad oggi le regioni e le province hanno una responsabilità sulla tutela della salute, anche quella dei giocatori. La proposta avanzata prevede la destinazione del 5% del gettito fiscale ad attività di prevenzione anche se non necessariamente legate al gioco d’azzardo.

Da qui è sorta la polemica di alcuni attivisti che si sono schierati con forza a favore di una destinazione vincolata a chi soffre di ludopatia. A tal riguardo, gli attivisti si sono scagliati contro le slot machine, considerate ingiustamente simbolo di dipendenza, chiedendo che i cittadini dipendenti dal gioco venissero aiutati con tale tesoretto.

Altri hanno sottolineato come la nuova normativa possa replicare il meccanismo, ad oggi vigente, che vede le attività statale dipendenti proprio dal gioco e – per tale ragione – incentivate il più possibile.

Prospettive future

Si cercherà quindi di scongiurare tale pericolo, cercando invece di realizzare attività concrete in favore della cittadinanza. Ne è un esempio l’app SMART realizzata appositamente per tutelare i cittadini che soffrono di una dipendenza dal gioco.

Lo scontro tra stato e regione in materia di destinazione dei fondi è stato riassunto anche in questo articolo che mostra i diversi passaggi tra i diversi responsabili locali.

L’unica certezza che abbiamo è che i casinò online italiani saranno chiamati ad offrire, oltre alla solita pagina dedicata al gioco sicuro, un’attiva assistenza clienti volta a prevenire la ludopatia e aiutare i giocatori che sono dipendenti dal gioco.

Intervistata sull’argomento, la maggioranza di governo ha aperto ad una compartecipazione tra stato e regioni come dichiarato dal leghista Massimo Garavaglia (presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato) che ha dichiarato: “La compartecipazione mi vede totalmente d’accordo perché sarebbe un modo di affrontare il tema in maniera responsabile”.

Il riordino del gioco d’azzardo fisico e dei siti casinò online è contenuto all’interno della delega fiscale e, al momento, ha visto la luce solo all’interno delle commissioni competenti.

In un momento successivo si dovrà aprire alla discussione del testo alla Camera e al Senato in cui si discuterà il destino fisico e online dei giochi da tavolo e delle slot machine. Di sicuro, si consiglierà sempre di iscrivercisi al miglior casinò disponibile, cercando di ridurre al minimo i rischi per l’utente.

Elena Giulia Manzoni

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