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Gioco d’azzardo: sequestrate slot machine in Val d’Agri


di Michela Castelluccio

Slot machine: sequestro amministrativo di quattro macchinette mangiasoldi, eseguito in questi giorni in una nota sala giochi di Villa D’Agri. Si intensificano i controlli della Guardia di Finanza di Viggiano contro l’illegalità e l’abusivismo nel settore dei giochi e delle scommesse, che, da dicembre ad oggi, hanno portato al sequestro di 9 videoslot irregolari e a irrogare sanzioni per un totale di circa 70.000 euro. Questo il bilancio del provvedimento emanato in prosecuzione di articolate indagini condotte anche nei territori di Moliterno e Corleto Perticara, avvenute prima di Natale, nel cui mirino sono finite ulteriori slot machine “truccate” di fraudolente strategie fiscali, per mezzo di anomalie nella trasmissione delle giocate, che avrebbero consentito di nascondere parte dei proventi realmente incassati, sfuggendo così alla tassazione. Non è chiaro se siano coinvolti solo i gestori delle macchinette o anche i titolari dei locali dove sono state trovate le 9 video slot ‘manomesse’; di fatto, entrambi sono stati multati.

Molto recente è il dossier diffuso da “La Gazzetta della Val d’Agri” sulla spesa nel 2016 dei cittadini della Val d’Agri per il gioco d’azzardo “legalizzato”: 23 milioni di euro con percentuali tra giocate e reddito pro-capite, tra cui rientra la spesa giocata per Awp e Vlt (acronimi di slot machine e video lottery). Dissolutezze e vizi che ringagliardiscono le finanze statali, ma anche una frazione di mercato nero, ampiamente esteso su scala nazionale. Dissolutezze e vizi in grado di indebolire, ancora di più, un tessuto sociale immobilizzato da emergenze sociali quali la disoccupazione, la solitudine, l’assenza di servizi e assistenza a tutela di queste povertà, ben peggiori di quelle materiali, acuite ed esasperate per chi piomba irreversibilmente nel tunnel della dipendenza ludopatica.

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