Salute

Emergenza sanitaria, Regione: oltre 7 mln di euro per le aziende sanitarie

100 mila medici chiedono alle istituzioni di rafforzare la medicina del territorio contro il coronavirus


La giunta regionale della Basilicata, nella seduta di ieri, ha approvato lo schema di ripartizione delle risorse economiche a favore delle aziende sanitarie per la gestione dell’emergenza Covid-19, in coerenza con il decreto legge n. 18 del 17 marzo scorso finalizzato al potenziamento del servizio sanitario. Nell’ambito dei complessivi 7.043.896 milioni di euro, di cui 4 milioni di euro rinvenuti da fondi regionali e 3 milioni di euro dallo stanziamento ministeriale, la deliberazione assegna 3.768.484 euro all’Aor San Carlo, 2.148.388,5 euro all’Asm e 1.127.023,5 euro all’Asp.

Lo rende noto l’assessore regionale alla Salute e Politiche sociali, Rocco Leone, il quale aggiunge che “attraverso l’atto ratificato ieri, abbiamo inoltre dato mandato al Dipartimento Politiche della persona di verificare la disponibilità economica per corrispondere un premio una tantum agli operatori sanitari impegnati nell’emergenza Covid-19. Il governo Bardi – prosegue Leone – intende valorizzare il merito e l’impegno straordinario messo in campo da chi opera nel comparto”.

 

In una lettera rivolta a Governo e Regioni 100mila medici chiedono di potenziare la medicina del territorio, assicurando ai pazienti affetti da Coronavirus trattamenti precoci, i soli elementi in grado di bloccare il decorso della malattia verso forme più gravi, assicurando così una evoluzione positiva delle cure. Un appello che deve essere recepito dalle istituzioni,Governo e Regioni, perché la battaglia contro il Covid 19 si vince sul territorio più che in ospedale”.

A dichiararlo, in una nota, è il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giovanni Vizziello.

“Il riconoscimento immediato dei primi sintomi della malattia attraverso i tamponi e il trattamento altrettanto rapido dei pazienti positivi al Covid 19, a domicilio, attraverso farmaci e accertamenti diagnostici”-spiega Vizziello-“sono le uniche armi oggi in nostro possesso per salvare molte vite umane, evitando così le complicanze che richiedono il ricovero nelle terapie intensive”.

“Obiettivi”-ricorda l’esponente di Fratelli d’Italia-” che possono essere raggiunti rafforzando l’assistenza domiciliare ai pazienti affetti da Coronavirus, attraverso le unità speciali USCA, uno strumento già in campo e che il decreto Cura Italia, recentemente approvato, intende ulteriormente valorizzare”.

“Il Coronavirus, come tutte le epidemie”-conclude Vizziello-” si ferma sul territorio, non in ospedale e quanto purtroppo accaduto in regioni come la Lombardia, dove ci sono i migliori ospedali d’Italia e una non impeccabile assistenza sanitaria territoriale, deve servire da monito a tutti noi, per far sì che la medicina del territorio non sia mai più la Cenerentola dei sistemi sanitari”.

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