“Senza il rigoroso rispetto del protocollo nazionale dello scorso agosto, non ci sono le condizioni per tenere aperte le scuole dell’infanzia e gli asili nido in sicurezza”. È quanto sostengono in una nota congiunta Cisl e Cisl Scuola Basilicata. “Ancora una volta dobbiamo constatare il tempo sprecato in disquisizioni inutili che sarebbe stato ben più produttivo impiegare per organizzare un piano scuola serio e capillare per consentire di tenere aperte le scuole di ogni ordine e grado. Dopo un anno era lecito pretendere dalla Regione Basilicata una macchina organizzativa ben rodata in grado di testare la popolazione scolastica da 0 a 18 anni, il corpo docente, il personale amministrativo e ausiliario. Invece, non si è stati in grado di garantire gli standard minimi di sicurezza neanche negli asili nido, mentre nelle scuole dell’infanzia permane un elevato rapporto alunni/docenti e non sono state garantire le cosiddette bolle con lo scorporo delle classi. Sappiamo che a pagare le conseguenze di tanta insipienza – continua la nota – saranno le famiglie e principalmente le donne, che hanno già pagato un prezzo salato alla disorganizzazione amministrativa prima ancora che alla pandemia. In queste condizioni, la chiusura delle scuole dell’infanzia e degli asili nido è purtroppo il male minore, ma non intendiamo rassegnarci alla fatalità e all’immobilismo. Per questo sollecitiamo la Regione a convocare urgentemente un tavolo tecnico con i sindacati e le amministrazioni comunali per individuare soluzioni logistiche e sanitarie appropriate con l’obiettivo di garantire la continuità di un servizio sociale fondamentale per le famiglie lucane”.
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