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Convegno “Ricomincio da qui” a Moliterno venerdì 08/07/2016


Il termine riabilitare ha letteralmente il significato di “ri–abilitare” o  meglio ancora ”restituire le abilità”. La riabilitazione è un processo di soluzione dei problemi e di educazione sociale e psichiatrica con la finalità di far raggiungere al paziente il miglior livello di vita sul piano fisico, funzionale, sociale ed emozionale. Gli obiettivi della riabilitazione sono ottimizzare:

  • la capacità di soluzioni di problemi per il miglioramento e ampliamento della capacità adattiva
  • la qualità della vita mirando al benessere e alla percezione di benessere bio-psico-sociale.

La riabilitazione, con opportune azioni e modalità , si interessa dell’individuo nella sua globalità fisica, mentale, affettiva, comunicativa e relazionale fino a coinvolgere il contesto familiare, sociale, ed ambientale. Si compone di interventi integrati di: rieducazione, educazione ed assistenza. Riabilitazione sì ma integrata. Nelle migliori realtà i servizi socio-assistenziali dei Comuni ed i Centri di Salute  Mentale cooperano attivamente per trovare le soluzioni più idonee per soddisfare i bisogni della persona affetta da disturbo. Ma questo non sempre avviene, a scapito della persona.

A Moliterno si è cercato di avviare un progetto in sinergia tra il Comune, nella persona dell’Assessore alle Politiche Sociali dott.ssa Giuseppina Palermo e l’ASP  nella persona del Dirigente Psiclogo dott. Gianni Razza per affrontare in maniera diretta la tematica sulla riabilitazione psicosociale.

“Ricomincio da qui “è un progetto destinato alla realizzazione di azioni che vadano a sviluppare  e migliorare le opportunità di inserimento nel contesto sociale attraverso azioni di volontariato di un soggetto con particolari disabilità psichica, in particolare per favorire il recupero sul piano formativo e promuovendo il superamento di stati individuali di disagio.

Il C.S.M. e l’UOSD Riabilitazione Psichiatrica nel DSM – ASP assicurando la supervisione dell’impianto progettuale in sinergia con  il gruppo di Operatori dell’Ufficio Sociale del Comune di Moliterno che avvalendosi degli operatori della Cooperativa Sociale “Il Girasole” garantirà il supporto tecnico – professionale in tutto il percorso. L’equipe preposta, inoltre,  garantirà l’esecuzione e  il monitoraggio costante dell’intervento. In questo frangente sarà facile che il beneficiario possa sentirsi sopraffatto dalle responsabilità e dai compiti affidatigli, e quindi sarà cura dell’equipe garantire un adeguato passaggio verso la conquista dell’autonomia. L’attività di accompagnamento sarà costruita nell’ottica di una reintegrazione tesa alla conquista di un ruolo sociale, ad una sperimentazione positiva con  l’ambiente circostante. L’intervento dovrà principalmente basarsi sull’utilizzo di tecniche ed attività ergoterapeutiche ( terapia nell’azione) con il duplice obiettivo di offrire al soggetto un contesto terapeutico più dinamico, agganciato al fare e perciò alla realtà. Il fine è di riattivare quei processi di apprendimento, di sviluppo cognitivo, di autostima, del  potenziale inespresso in funzione di un   reinserimento sociale nella sua Comunità di appartenenza.

Tutto ciò nell’ottica della così detta “recovery” termine che  viene utilizzato in qualsiasi sfera della vita dove sia presente una perdita, per indicare una RIPRESA. Significa innanzitutto essere trattati con dignita’ e rispetto, speranza in un futuro migliore e senso di benessere nonostante i sintomi.

 La  Recovery non è qualcosa da raggiungere quanto soprattutto un viaggio,  un processo complesso e non lineare, di cambiamento, una esperienza di crescita oltre la malattia. È un processo irripetibile per ogni persona. La  sensazione è che “il peggio è passato”: un modo di vivere in cui si riguadagna fiducia in sé e si sviluppano aspettative  positive.

Quali sono i segni che permettono di identificare l’inizio di un processo di Recovery? Alcuni segni sono soggettivamente percepiti dagli utenti: la esistenza di progetti di vita, la fiducia nelle proprie capacità di iniziativa, l’organizzazione piacevole del tempo libero, l’armonia con l’ambiente, la sensazione di benessere vitale, la stima di se stessi, la percezione del futuro, la riduzione dello stigma interno. Altri segni sono più oggettivabili: il ricoprire un ruolo valido e soddisfacente, la realizzazione di relazioni significative, la riduzione e/o il controllo dei sintomi, il miglioramento della salute fisica.

Assessore alle Politiche Sociali – Comune di Moliterno – Giuseppina Palermo

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