Petrolio in Val d'Agri e Valle del SauroPrimo Piano

Bonifica Centro oli Viggiano, approvata mozione dal consiglio regionale


Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione presentata dai consiglieri Gianni Leggieri e Giovanni Perrino (M5s) sulla “bonifica dell’area del Centro oli e delle aree limitrofe inquinate”, dopo che il 3 febbraio 2017 è stato rilevato lo sversamento di petrolio da un pozzetto dell’impianto di depurazione del Consorzio industriale vicino al Centro oli.

Con il documento si impegnano il presidente e la Giunta regionale perché vengano “con estrema urgenza disposte e prontamente realizzate, nel lasso di tempo più contenuto possibile, la bonifica completa e il disinquinamento dell’area interessata”. Si chiede, inoltre, “che i costi della bonifica completa vengano posti integralmente a carico dei responsabili dell’inquinamento, con l’obbligo in capo ad Eni spa di adottare ogni idonea misura di sicurezza, tanto urgente che definitiva, idonea a fronteggiare futuri rischi di inquinamento, di accollarsi i costi sostenuti per i monitoraggi, i controlli e gli interventi effettuati dall’Arpab e da ogni altro ente pubblico a seguito dell’episodio di sversamento di idrocarburi del 3 febbraio 2017”.

L’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pietrantuono, intervenendo nel dibattito innescato dalla mozione presentata dai consiglieri regionali Perrino e Leggieri (M5S) ha annunciato che al termine della Conferenza di servizi che si è tenuta questa mattina a Potenza nella sede del Dipartimento sono state chieste ad Eni “alcune integrazioni al piano di caratterizzazione”, ed ha riferito che il tavolo è stato aggiornato alla prossima settimana.

“Riteniamo necessario – ha spiegato l’assessore – che il piano sia completo e che presenti una radiografia dettagliata che consegni ai lucani quello che è un dato di fatto non solo sul Centro Olio, ma anche sulle aree esterne al Cova. Abbiamo chiesto ulteriori integrazioni, con dati e rilevamenti che vadano oltre lo sversamento e la contaminazione accertata e che forniscano una fotografia attendibile di ciò che è accaduto in tutta la zona, rispetto anche alla eventualità di un non ottimale funzionamento degli altri serbatoi. Il perimetro su cui indagare, a nostro avviso – ha proseguito l’assessore Pietrantuono – deve estendersi ai bacini del fiume Agri a Sud e del torrente Casale ad Est. Il nostro intento – ha detto ancora – è anche quello di avere un quadro chiaro, preciso e completo di tutti i dati relativi alle acque sotterranee. Nel giro di una settimana avremo un aggiornamento completo ed utile su una vicenda delicata, che servirà a dare tranquillità alla popolazione. Per quanto riguarda la mozione, per la quale abbiamo votato a favore – ha concluso – riteniamo utile sottolineare che il suo contenuto corrisponde esattamente allo spirito con cui stiamo seguendo la vicenda”.

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