Salute

AVIS Marsicovetere: Ricerca, Esperienze ed Emozioni. Scegliere di donare significa salvare la vita delle persone


«Stavo andando a scuola come sempre e camminando mi sono accorta di avere le caviglie gonfie – ricorda – sembrava come se me le fossi rotte, ma potevo comunque muovermi». Con la mamma va subito dal medico e dopo un primo consulto in ospedale ottiene la diagnosi. Lei è Sara, che comincia un percorso complicato fatto di numerosi e prolungati ricoveri: «Tra i 14 e i 16 anni ho trascorso più tempo nelle strutture sanitarie che a casa. Avevo livelli altissimi di creatinina  e ho dovuto sottopormi a continui cicli di dialisi». Due trapianti di reni. Ancora oggi, dopo due trapianti, la vita di Sara è normale e serena perché scandita dalle due sedute di plasmaferesi al mese con le quali riesce a curare la malattia e, come dice scherzando, «a smaltire i miei anticorpi malati. A queste si aggiungono le infusioni di immunoglobuline da plasma donato che spesso devo ricevere. Insomma, se non fosse per i donatori non potrei essere qui a fare ciò che faccio».

«Con la mia prima donazione ho vinto la paura degli aghi». Lei è Teresa. «Seguendo l’esempio del mio papà ho capito quanto sia importante fare qualcosa per gli altri». Lei è giovanissima, ha appena compiuto 21 anni. Oltre ad aver intrapreso il proprio percorso, Teresa è diventata anche la prima nuova donatrice del 2023 dell’Avis Comunale di Marsicovetere. «Una bella soddisfazione – commenta – che mi è servita anche a capire quanto certe paure che pensiamo di avere possano essere superate con il minimo sforzo». «Mio papà è donatore e mi ha sempre spiegato quanto sia importante esserlo. Ciò che mi ha sempre frenato era la paura degli aghi». «Essere donatori significa sottoporsi ciclicamente a esami del sangue e altri accertamenti, ciò vuol dire che si ha la possibilità di monitorare costantemente la propria salute. Ci ho riflettuto pensando alla malattia che colpì mio nonno e mi sono chiesta: «Perché una semplice paura dovrebbe impedirmi di fare un qualcosa di così utile per gli altri e per me stesso? E quindi eccomi qui. Adesso che sono all’università – conclude – ho anche più facilità di gestione e organizzazione del mio tempo, senza dover saltare giorni di scuola. Ai miei coetanei dico: perché non farlo?».

Oltre alle esperienze dirette da parte dei donatori, arriva di recente un importante risultato di una ricerca anche italiana che si basa su un anticorpo speciale per individuare la malattia nel modo più affidabile possibile: Il sangue aiuta a diagnosticare l’Alzheimer. Si chiama Tau. È la proteina che contribuisce al funzionamento dei neuroni del cervello. Quando non funziona in modo corretto genera depositi proteici che, come conseguenza, hanno la morte delle cellule nervose: nei fatti l’inizio del morbo di Alzheimer. Attraverso dei semplici prelievi ematici, infatti, è possibile scoprire anomalie della Tau in circolazione e dagli studi condotti per individuare precocemente questa malattia, molti di questi hanno come “alleato” speciale dei ricercatori proprio il nostro sangue.

Come Avis Comunale di Marsicovetere, attraverso i nostri comunicati e la nostra presenza sul territorio cerchiamo sempre di illustrare come la donazione sia un collettore di culture in modo da trasmettere la vera essenza della donazione come gesto gratuito e volontario, che arricchisce non solo chi riceve, ma anche il donatore stesso, a prescindere dalla cultura di riferimento.

Una delle pagine più belle che si sono lette negli ultimi tempi è sicuramente quella di una bella storia che arriva da Bergamo. Una emozione unica. Dopo essersi sottoposto a un trapianto di midollo, un bimbo talassemico di 5 anni è diventato il primo paziente in Italia a ricevere un trapianto di polmone da donatore vivente. E il donatore, come per il midollo, è il papà. Una storia di sofferenza e di amore che, fortunatamente, è stata contraddistinta da uno splendido lieto fine. Padre e figlio rimangono ricoverati a Bergamo e la loro prognosi è ancora riservata. Tuttavia, i medici sono fiduciosi sul decorso post-operatorio, anche perché in questo caso il rischio di rigetto, è molto basso quando il sistema immunitario “riconosce” il nuovo organo come proprio.

Donare il sangue, il plasma o gli organi è una responsabilità di tutti. Diventa un donatore di sangue e regala un sorriso a chi ne ha bisogno.

Ti aspettiamo, dunque, alla seduta di donazione che si svolgerà domenica 12 febbraio, dalle ore 7:30 alle ore 12:00 presso la nostra sede al Kiris Hotel.

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