Porta sulle spalle un’eredità di peso, la giovane Angelina Mango, diciannovenne figlia del compianto cantante Pino Mango e Laura Valente, ora al suo esordio con il disco “Monolocale”, un mix urban pop e r&b uscito a novembre.
La produzione in quarantena
Angelina Mango ha lavorato su questo ep durante i mesi del primo lockdown da covid, chiusa nel suo monolocale sui Navigli di Milano (da cui prende il titolo l’album), ha scritto, prodotto e arrangiato in casa il disco. Una scelta, dettata anche dalla situazione covid, che ha avuto il suo effetto sui pezzi, come racconta nell’intervista a Rolling Stones Italia:
“In alcuni casi la dimensione casalinga e la quiete fuori hanno influito, portandomi a sonorità più morbide anche per certi miei testi crudi e introspettivi”.
Otto brani in cui si racconta l’amore, il dolore, la distanza, il senso di vuoto e la nostalgia. Atmosfere rarefatte, a tratti malinconiche, accompagnano brani come “Non sento più niente” o “San Siro”. Il capoluogo lombardo è una grande protagonista dei suoi testi, con i suoi Navigli, gli incontri, le notti trascorse tra un bicchiere e un bacio.
Il canale youtube
Aveva iniziato dal web questa giovane cantautrice: un canale Youtube in cui interpretava vecchi brani per mettersi alla prova e intercettare la risposta del pubblico. Ma il suo obiettivo è sempre stato quello di scrivere lei le sue canzoni. Ed ora ce l’ha fatta. La critica musicale ha avuto una risposta positiva, riscontrando nella cantautrice una sua identità ben precisa.
Un grande risultato considerato il patrimonio ereditario che la ragazza porta con sé. La madre, Laura Valente – ha raccontato Angelina Mango – è sempre stata “virtualmente” accanto alla figlia, stimolandola e credendo nel suo percorso artistico, che è iniziato precocemente. Infatti, “Monolocale” è la forma compiuta di un lavoro iniziato molto tempo fa, quando fin da piccolissima scriveva pezzi prima in lingua inglese e poi in italiano.
Il Caffè letterario di Bra
Angelina Mango ha presentato il suo EP d’esordio come cantautrice al Caffè Letterario di Bra, un luogo di cultura e arte che ha saputo adattarsi con grande versatilità ai tempi di pandemia con tanti eventi online. Non possiamo non notare che anche per questa giovane figlia d’arte della nostra regione (è nata a Maratea), il debutto è avvenuto in un circolo culturale, nel rispetto della tradizione classica.
Una consuetudine che parte dall’antica Grecia dei simposi fino ai tempi moderni in cui i colti condividono le idee ed i saperi in piccoli luoghi dove la macchina da caffè regala un infuso di antica memoria, in origine una bevanda quasi peccaminosa per i suoi effetti tonificanti, e divanetti e tavolini aggregano i vari pensatori. In questo caso i caffè sono stati consumati a distanza, ma il calore e la musica di Angelina Mango è arrivata lo stesso.
Il talento della giovane, in linea con i tempi e a braccetto con la qualità di musica, promette per lei una brillante carriera in rapida ascesa su tutto il panorama italiano.