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A Tramutola la Sagra della Castagna “Munnaredda”


Legare la promozione di un prodotto unico per le sue qualità organolettiche e di gusto con quella della tutela del territorio della Val d’Agri: è l’obiettivo della VI edizione della Sagra della Castagna “Munnaredda” promossa ed organizzata dall’ Associazione Pro Loco Tramutola, in collaborazione con il Comune, per sabato 24 e domenica 25 ottobre. La Sagra si snoda tra le vie del centro storico di Tramutola, proponendo ai visitatori la tradizionale infornata delle castagne (i Castagn’ mBurnat’) nei forni antichi, aperti al pubblico per l’occasione. Nelle cantine, nei vicoli, nelle piazzette i vari modi di preparazione del prodotto, quali: la Feliciata, i Pistiddi, i Broule, i dolci tipici della tradizione contadina e popolare (castagnaccio, bucc’nott’, pipi) e tanto altro ancora. Visite ai boschi, intrattenimenti musicali, attrazioni e giochi – spiega una nota degli organizzatori – completeranno le giornate che saranno accompagnate anche dalla degustazione di altri prodotti tipici locali ed irrorate da buon vino lucano. Nei due giorni destinati alla sagra è possibile partecipare ad escursioni naturalistiche organizzate dai gruppi Trekking di Tramutola associati alla Pro Loco locale. Passeggiate ed escursioni guidate nei castagneti, sulle vie delle energie ed nei siti di pregio ambientale del centro storico. Escursioni a cavallo dal centro storico del paese (n’gap l’acqua) fino ai castagneti. Questi tour sono l’occasione ideale per scoprire i dintorni del paese potentino, ricco di aree naturali come la suggestiva Gola e sorgente del Caolo, la cascata del torrente Acqua e Tasso e gli immancabili castagneti che circondano Tramutola. In attività anche laboratori creativi – musica itinerante lungo il percorso della sagra, e concerti con la partecipazione del gruppo AMMARIMAI (sabato) e del gruppo LOST LEGION BAND (domenica) – ma anche degustazioni proposte dai ristoranti con primi, secondi e dolci con alla base il nostro “frutto autunnale” i momenti di intrattenimento e le tappe della strada delle “arti & dei mestieri”.

Il settore della castanicoltura, sia da legno che da frutto, può rappresentare uno sbocco anche per l’imprenditoria giovanile in agricoltura: l’associazionismo per la raccolta, la lavorazione e la conservazione dei frutti e la successiva commercializzazione del prodotto, potrebbero creare nuovi posti di lavoro.

In due anni di lavoro, presso l’AASD (Azienda Agricola Sperimentale Dimostrativa) ALSIA di Bosco Galdo, sono stati osservati due ecotipi di castagne presenti in agro di Tramutola.

Si tratta della “Previtessa” e della “Munnaredda”, rinvenute in particolare in località Maragliano, Casa Masone e Noce Nocera. Una volta descritti i caratteri morfologici, per ciascun ecotipo è stata scelta una pianta rappresentativa sulla quale sono state osservate anche le caratteristiche di albero, ramo, infiorescenza maschile e femminile, foglia e frutto.

I risultati di questa attenta e scrupolosa ricerca hanno portato a scoprire la qualità delle varietà di castagne, sia per la pezzatura, che per le caratteristiche dei frutti. Se a questo si aggiungesse la possibilità di recuperare vecchi castagneti o di impiantarne di nuovi, con una tecnica razionale, con lavorazioni e concimazioni adeguate, si potrebbe ottenere un prodotto davvero di buona qualità, viste anche le condizioni pedoclimatiche dell’area, particolarmente adatte e favorevoli ai castagneti.

La “Previtessa” e la “Munnaredda”, inoltre, poichè presentano una solcatura del seme poco prodotta, oltre che per le caldarroste, i dolci tradizionali e le altre modalità con le quali vengono cucinate, potrebbero essere utilizzate anche a livello industriale, dove si richiede un prodotto di grande qualità (marron glaceè).

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