Musica e musicisti della Basilicata

A Picerno e Calvello il Tour del progetto del chitarrista Graziano Accinni “Canto Minimo”


Continua il Tour del progetto del chitarrista Graziano Accinni “Canto Minimo”  iniziato nell’ottobre del 2018 a Vietri di Potenza all’interno del Convento dei Frati Minori Cappuccini.

Il 23 Agosto toccherà Picerno (Pz) e il 24 Calvello all’interno della Chiesa Madre con inizio alle ore 21:00.

Canto Minimo è il progetto più recente dell’artista e ricercatore lucano Graziano Accinni. Accompagnato da Giuseppe Forastiero alla voce, il chitarrista di Moliterno, questa volta, abbandona le musiche di estrazione  pagana per concentrarsi sull´esecuzione di antichi brani appartenenti alla devozione popolare.

Pertanto, il concerto trova come suo contesto naturale non solo all’interno di piccole cappelle di campagna chiese e cattedrali, ma anche in piccoli teatri, piazze e luoghi raccolti; questo per meglio comprenderne il senso e l’essenza.

Un alone di misticismo circonda ogni pezzo eseguito con profonda concentrazione. Impeccabile l´arrangiamento di ogni singolo brano.

Ciò conduce a riflettere sull´aggettivo minimo accostato al canto.

Minimo non tanto perché ci si trova dinanzi ad un microfono e ad una sola chitarra. Ma come invito a ricercare la sostanza in sé, per ritrovare la radice di tutte le cose, la Madre creatrice dentro noi stessi. L’aggettivo “minimo” rimanda proprio a questo. Liberi da orpelli, da fronzoli. Nel canto, come nella vita.

I canti scelti appartengono alla tradizione devozionale lucana senza differenze di territorio.

Tra i brani: “Lu Rusariu ri Natali” e “O Crevu” di Moliterno, “Lauda a San Canio” di Acerenza; particolare importanza viene data alla figura della Madre, la Madonna, onnipresente nella cultura devozionale della Basilicata (Madonna di Viggiano, Madonna di Sirino, Madonna di Pollino, Madonna dell´ Alto). Doveroso è l´omaggio al Santo Protettore di Tolve (Evviva Santi Rocco), uno degli esempi più forti del senso religioso lucano. Infine, immancabile è il riferimento a riti celebrati durante la Settimana Santa, con i canti di Passione del Venerdì Santo.

Ogni pezzo è introdotto da una brevissima didascalia letta dal cantante (Accinni, come in ogni suo concerto, resta sempre in silenzio) così da dare a chiunque ascolti un riferimento temporale, spaziale e culturale.

Non è solo un concerto in quanto tale, quello proposto da Graziano Accinni, ma un momento di edificante viaggio dentro se stessi, occasione imperdibile per chiunque voglia apprendere qualcosa sulla Lucania.

“Canto minimo”, inoltre, è il solo esempio di concerto in cui sono eseguiti brani esclusivamente di matrice devozionale lucana, mai realizzato, a memoria d´uomo nel territorio regionale e non solo.

Un tributo al silenzio, all´essenzialità, all´interiorità.

Adatto ad un pubblico di credenti e non credenti da zero a cento anni.

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