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Val d’Agri, il cronoprogramma della ripresa

L’obiettivo della Regione: progettare investimenti d’area in prospettiva, soprattutto infrastrutturali


Intervenire con aiuti a fondo perduto, nel breve termine. Progettare investimenti d’area in prospettiva, soprattutto infrastrutturali. Andare ancora più avanti e creare le condizioni di sostenibilità in linea con gli obiettivi europei. È questo il cronoprogramma che la Regione segna per le due aree interessate all’attività estrattive. Un programma non nuovissimo, in verità, nel senso che ne discute molto e da molto, ora aggiornato alle necessità post Covid e alle prospettive del Pnrr. Per la Val d’Agri è arrivato in porto, grazie allo strumento storico del Pov (Programma Operativo Val d’Agri), un piano di “ripresa nella ripresa” con il sostegno massiccio all’economia compromessa dalle chiusure dei mesi scorsi.

Ne abbiamo parlato con il Sindaco di Viggiano Amedeo Cicala:

L’intervento pubblico è riuscito a garantire aiuti a circa 800 imprese. Sono nel secondo elenco pubblicato questa settimana, che vede come beneficiari piccoli artigiani, commercianti e operatori turistici per complessivi 3,5 milioni di euro circa.

Spiega l’Ass. Cupparo: “Per far fronte all’alto numero di domande presentate (circa 1.800) che supera il fondo disponibile (5 milioni di euro), dai titolari di micro, piccole e medie imprese che hanno sede nei 35 Comuni dei comprensori petroliferi, nell’ultima riunione del Comitato di coordinamento dei sindaci del comprensorio è stato decisa all’unanimità l’individuazione di ulteriori risorse finanziarie per circa 3,150 milioni di euro quale fabbisogno aggiuntivo”.

Una misura straordinaria a fondo perduto che si accompagna a un progetto di rilancio infrastrutturale per il prossimo anno e soprattutto alla necessità di concepire una visione di futuro che non sia ferma ai contributi a pioggia. È Gianni Rosa, l’assessore regionali all’Ambiente, a sottolinearlo, riferendosi all’altro polmone territoriale interessato alle attività estrattive, l’area della concessione Gorgoglione. L’indirizzo regionale è quello di una progettazione di sistema, che garantisca coesione territoriale di vasta area con partenariati istituzionali in grado di supportare la pianificazione locale. Geografia lucana permettendo, come più volte abbiamo scritto, è la vera scommessa dell’Osso per il futuro.

Lucia Serino

Orizzonti – idee per la Basilicata

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