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Trasporto pubblico locale: “nessuna risposta alle richieste dei sindacati. Quale servizio dal 4 maggio?”


Forse è l’ora di fare il punto della situazione a riguardo del servizio T.P.L. che sia all’altezza della mobilità regionale.

Abbiamo più volte sollecitato l’ENTE Regione a sedersi congiuntamente con le Organizzazioni Sindacali e Aziende per trovare idonee soluzioni specie in questo momento di emergenza che richiede massima attenzione e rispetto nei confronti dei lavoratori che continuano a svolgere, anche senza la corresponsione dello stipendio, la loro attività mettendo a rischio continuamente la loro salute e quella dei propri nuclei famigliari.

Non è possibile assentarsi e chiudersi a guscio.

L’Ente regione deve essere il garante della legalità, delle leggi e degli accordi e contratti in essere.

Alle richieste e suggerimenti fatti dalla UILTrasporti, l’unica risposta arriva dall’Ufficio Regionale delle Politiche del lavoro che convoca le Organizzazioni sindacali e le Aziende, in video conferenza il giorno 22 c.m., per “l’esame congiunto procedura di licenziamento collettivo di personale ai sensi degli art. 4 e 24 comma 1 Legge n. 223/1991”.

Giusta convocazione, dove la UILTrasporti confermerà quanto già dichiarato sul verbale di mancato accordo della riunione tenutasi in Prefettura nel mese di febbraio  in cui è stata ribadita “l’improponibilità del preavviso di licenziamento perché non consono della Legge 223/91 che recita testualmente le motivazione per cui ricorrere all’art. 4 “motivi che determinano la situazione di eccedenza; motivi tecnici, organizzativi o produttivi, per i quali si ritiene di non poter adottare misure idonee a porre rimedio alla predetta situazione ed evitare, in tutto o in parte, il licenziamento collettivo”; hanno sottolineato con forza che, nella fattispecie, trattasi di un regime di proroga in attesa dell’espletamento della nuova GARA per il TPL e in caso ci sia subentro di Azienda diversa, il personale viene cautelato dal CCNL vigente, dall’art. 26 del Regio decreto 148/31 e dalla Legge Regionale 22/98 art. 18 “in tutti i casi di subentro di impresa al precedente gestore va consideratala tutela dei livelli occupazionali e delle posizioni giuridiche, normative ed economiche, previste dalla contrattazione di 1 e 2 livello”.

In più riprese abbiamo auspicato che la Regione prendesse in esame le indicazioni fatte in sede di Audizione dalla UILTrasporti per la definitiva stesura del Piano Regionale dei Bacini.

In considerazione dell’avvenuto pagamento del corrispettivo del 1° trimestre al TPL, della difficile situazione dovuta all’emergenza sanitaria e al fine di garantire continuità reddituale ai lavoratori, abbiamo chiesto di  provvedere all’anticipo del pagamento del corrispettivo del 2° Trimestre anche per dar modo alle  aziende, che a causa dell’emergenza COVID-19 hanno attivato il fondo bilaterale di solidarietà, di anticipare ai lavoratori interessati gli importi dell’assegno ordinario integrandoli delle differenze economiche che si verrebbero a determinare.

Tutto ciò proprio per evitare che si possano ripetere gli errori del passato e considerare finalmente il macrocosmo dei trasporti come bene di tutti e non solo di alcuni soggetti che hanno, negli anni, destabilizzato la gestione.

Purtroppo, ad oggi, siamo ancora in attesa di risposte certe e definitive perché dal 4 maggio si rischia di trovarsi senza servizio e con i lavoratori licenziati mentre, proprio come in questo momento e chissà fino a quando, c’è da pensare a un modello organizzativo della società completamente diverso, basato su una modifica delle frequenze negli orari di punta e degli orari di lavoro a salvaguardia della salute di tutti.

L’epidemia non solo ha cambiato le abitudini degli italiani, ma si avvia a modificare profondamento l’uso e l’accesso ai mezzi pubblici.

Proprio a seguito di questi cambiamenti, il Ministro dei Trasporti e il Ministro della Salute stanno pensando, reciprocamente fino a quando non ci sarà una soluzione al COVID-19, di prevedere sia ingressi scaglionati in scuole e uffici per attenuare la pressione sul sistema dei trasporti, individuato come uno dei punti deboli ai fini del contenimento del virus con misure ancora più stringenti rispetto all’obbligo di distanziamento sociale introdotto dalla vendita contingentata dei biglietti alla limitazione della capienza anche con l’introduzione di una app. che si occuperà di “evitare assembramenti” all’interno di treni, bus e metropolitane.

In Basilicata non possiamo permetterci di arrivare impreparati a tale cambiamento. La Regione deve dare risposte immediate con date certe per gli interventi a salvaguardia dell’intero sistema dei Trasporti, già fortemente provato da una contrattazione  che va avanti da molto tempo senza alcuna soluzione.

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