L’assessore regionale ad Infrastrutture e Mobilità, Donatella Merra ha tenuto oggi, nella sede del Dipartimento a Potenza, un incontro con la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, Claudia Datena e con i presidenti delle due amministrazioni provinciali, Rocco Guarino e Piero Marrese, per discutere delle criticità connesse alla prossima apertura delle scuole.
Al tavolo è stata portata la proposta di valutare un’adeguata alternanza tra didattica in presenza e didattica a distanza per quanto concerne gli istituti secondari superiori. Quest’ultima, infatti, risulta – secondo il Dipartimento – l’unica e concreta soluzione che nell’immediato potrebbe garantire un dimezzamento dell’utenza di studenti viaggiatori per garantire il distanziamento di un metro e dunque la sicurezza degli alunni che deve essere assicurata non solo a scuola, ma anche fuori dalle aule e quindi sui mezzi di trasporto. “Tale soluzione, già proposta ed avanzata da parte del Dipartimento – ha detto l’assessore Merra – è stata finalmente accolta anche a livello nazionale da parte delle Regioni, che oltre a chiedere al governo nazionale risorse aggiuntive per il potenziamento dei mezzi di trasporto, che però potranno essere garantite solo tra qualche mese, l’hanno inserita nel documento trasmesso ai ministri competenti a valle di una riunione politica di ieri, caratterizzata da forti scontri tra Regioni e Ministero”.
A quell’incontro, in videoconferenza, promosso dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, per discutere di “avvio del prossimo anno scolastico, prescrizioni sanitarie e trasporto” aveva partecipato lo stesso assessore Merra, insieme ai rappresentanti istituzionali ed ai referenti tecnici delle altre Regioni italiane. All’iniziativa erano intervenuti, tra gli altri, i Ministri dell’Istruzione, Lucia Azzolina, della Salute, Roberto Speranza, delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola de Micheli. “Il Dipartimento, nella riunione di oggi, ha chiesto all’ufficio regionale scolastico ed ai presidenti delle due amministrazioni provinciali – ha proseguito l’assessore – di valutare tempestivamente forme e modi per procedere nella direzione indicata, anche mediante un preventivo monitoraggio puntuale degli istituti superiori che hanno già previsto nella loro offerta formativa la didattica a distanza e delle criticità in termini di connettività che riguardano in particolare le aree interne della regione. Per quanto riguarda le nostre proposte, presentate anche alla riunione a livello nazionale, siamo contenti che siano state fatte proprie dal presidente della Conferenza delle Regioni, che ha chiesto ai Ministri interessati di consentire la didattica a distanza almeno al 50 per cento per i primi sei mesi, negli istituti di istruzione superiore. Da parte dell’assessore – ha concluso – ogni impegno sarà profuso per garantire l’apertura delle scuole salvaguardando da un lato la sicurezza, dall’altro la sostenibilità del sistema dei trasporti”.
In Basilicata la situazione trasporti, a poco più di due settimane dalla riapertura della scuola, è ancora incerta. Lo dice Luigi Ditella, Segretario generale Filt Cgil Basilicata.
Se da un lato vi è l’annosa questione del rinnovo dei contratti fra le Province e Cotrab, dopo la sentenza del Tar che di fatto annullava la proroga imposta dalla Regione senza nessun adeguamento economico, dall’altra vi è una situazione critica sulle corse scolastiche, visto che mezzi e personale che di norma sono assegnati ad effettuare tali corse sono impegnati per garantire il raddoppio di quelle verso le zone industriali nel rispetto del distanziamento.
Ne consegue che, se non si prevedono risorse aggiuntive da parte della Regione, potrebbe non essere garantita la regolarità dei servizi. A ciò si aggiunge un rischio sanitario con la ripresa a pieno regime a settembre della mobilità, che metterebbe a serio rischio la salute di addetti e utenti.
Per questo chiediamo che vengano monitorati periodicamente tutti gli addetti alla mobilità di Cotrab, Trenitalia, Fal, Trotta e Miccolis oltre che con rilievi giornalieri della temperatura anche con tamponi settimanali. A fronte di circa 1500 addetti, il monitoraggio della task force regionale non può limitarsi ai 4-500 tamponi giornalieri. La salute dei lucani non può attendere e non possiamo più permetterci l’approssimazione con cui la Regione sta affrontando il problema in un settore strategico come quello della mobilità.
Luigi Ditella
Segretario generale Filt Cgil Basilicata