La Giunta Regionale, su proposta dell’assessore alle Attività Produttive Francesco Cupparo, ha approvato l’Avviso pubblico per “il sostegno di attività imprenditoriali di interesse socioassistenziale” che prevede una spesa complessiva di 4 milioni di euro.
“Il terzo settore, nelle componenti sia del non profit sia dell’economia sociale – sottolinea l’assessore Cupparo – costituisce un segmento assolutamente rilevante della società lucana: in particolare, a fronte di una popolazione di poco meno di 550.000 abitanti risultano iscritte ai registri regionali n° 256 cooperative sociali. Tale rilevanza significativa nel sistema regionale si esplica in una pluralità di ambiti che vanno dai tradizionali socio-sanitario e socio-assistenziale alle più innovative gestioni di beni pubblici e mobilitazioni del capitale sociale diffuso. L’obiettivo perseguito dalla Regione attraverso l’Avviso – precisa l’assessore – è quello di sostenere gli investimenti aventi come finalità la costruzione, il recupero, la rifunzionalizzazione, l’adeguamento sismico, l’ampliamento, la riqualificazione e l’adeguamento di strutture esistenti (anche finalizzati a prevenire e/o presidiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19), che erogano le tipologie di servizi socio assistenziali e/o socio sanitari a ciclo diurno e residenziale che l’Avviso individua in un elenco specifico. In sintesi intendiamo promuovere modelli organizzativi ed imprenditoriali innovativi nel campo delle attività e dei servizi a spiccata connotazione sociale (servizi sociolavorativi, servizi di vicinato, ecc.); sostenere lo sviluppo di attività imprenditoriali a valenza sociale nel recupero e nella gestione di beni comuni e spazi pubblici, nella messa a valore e nella fruibilità di beni culturali e risorse naturali, nello sviluppo di forme organizzate di coworking”.
L’A.P. individua i settori di intervento. Si tratta di : Servizi residenziali e semiresidenziali a bassa, media o alta intensità assistenziale a sostegno alle persone anziane, segnatamente: – Appartamento diffuso – Casa di riposo per anziani – Residenza socio-assistenziale per anziani – Residenza socio-assistenziale per anziani non autosufficienti – Centro diurno socio-assistenziale per anziani – Centro Sociale Polivalente: Laboratori di comunità; Sostegno alle persone disabili, segnatamente: – Centro diurno socio-educativo per disabili – Centro diurno socio-assistenziale per le autonomie dei disabili – Comunità alloggio residenziale per disabili adulti: Dopo di noi – Casa famiglia per persone adulte con disabilità grave prive del sostegno familiare ai sensi dell’articolo 4 della legge n. 112 del 2016: Dopo di noi – Gruppo appartamento (residenzialità temporanea) – Altre soluzioni alloggiative per persone adulte con disabilità grave prive del sostegno familiare ai sensi dell’articolo 4 della legge n. 112 del 2016: Dopo di noi; Sostegno alla vita autonoma di persone non autosufficienti: – Comunità residenziale socio-riabilitativa; Servizi residenziali e semi residenziali per terapia riabilitativa delle dipendenze patologiche, segnatamente: Servizi pedagogico-riabilitativi – Servizi terapeutico-riabilitativi – Servizi specialistici; Servizi socio-educativi per la prima infanzia, segnatamente: – Asili nido – Micro nido e sezioni primavera – Centri per bambini e famiglie; Strutture da adibire a coworking.
Al fine di assicurare una adeguata demarcazione con il PSR Basilicata 2014/2020 (FEASR), non sono ammissibili gli investimenti candidati da imprese agricole in forma singola o associata. Nel caso di investimenti candidati da soggetti che svolgano una delle attività ammissibili ai sensi dell’Avviso e risultino altresì iscritte anche come imprese agricole verranno considerati ammissibili solo gli interventi strettamente funzionali all’attività oggetto di investimento riguardante il settore socio-assistenziale. Ad ogni modo il beneficiario dovrà garantire la separazione delle attività o la distinzione dei costi, tramite mezzi adeguati, con le attività esercitate nei settori esclusi dal campo di applicazione dei regolamenti di cui al presente avviso.
Possono presentare domanda le micro, piccole e medie imprese (secondo la definizione di Regolamento (UE) n. 651/2014), compresi i consorzi, le società consortili e le società cooperative, che rientrino nella definizione di impresa sociale, così come risultante dall’art. 1 del D.Lgs. n. 112/2017, e di Ente del Terzo settore, così come risultante dall’art. 4 del D.Lgs. n. 117/2017, così come meglio specificato nell’Allegato all’ Avviso.