Società e Cultura

Stalking e violenza domestica: siglato anche a Potenza il protocollo ‘Zeus’


Combattere la violenza di genere dando la possibilità a chi la commette di accedere a percorsi di recupero per diventare persone migliori. Si chiama protocollo ‘Zeus’ e da oggi entra in vigore anche in Basilicata.  Un sistema utilizzato già in altre regioni in cui le istituzioni collaborano con un solo obiettivo: difendere le donne vittime di violenza esortando i responsabili dei soprusi a seguire un percorso di guarigione curato da psicoterapeuti. In Basilicata il protocollo unisce Questura, Regione, comune di Potenza e Azienda sanitaria potentina (Asp).

‘Zeus’ entra in gioco nel momento in cui alle forze dell’ordine arriva la denuncia di un episodio di stalking. Se il caso non fa scattare sanzioni più gravi come l’arresto immediato, la persona responsabile della violenza viene convocata in questura dove riceve un «ammonimento»: una sorta di «cartellino giallo» già previsto dalla legge attuale ma che molto spesso si è rivelato inefficace.

Il punto di partenza quindi è proprio l’ ‘ammonimento’ , che viene emesso nei casi meno gravi.

A questo punto la questura  propone alla persona ammonita di aderire, su base volontaria, a un programma terapeutico rivolgendosi ad un centro per uomini autori di violenza. Qui avrà a disposizione personale sanitario e specializzato con cui confrontarsi e trovare una soluzione per uscire dal ciclo della violenza e immettersi sulla strada giusta nella gestione del proprio problema. Il progetto avrà, per il momento, durata biennale e prevede l’apertura di due centri, uno a Potenza e uno a Matera.

I provvedimenti di “ammonimento” nei confronti di persone che si sono rese responsabili di violenza domestica o stalking emessi dalla questura di Potenza nel corso del 2023 sono aumentati di circa il 50 per cento rispetto al 2022: lo ha reso noto il questore del capoluogo lucano, Giuseppe Ferrari, a margine della firma del “Protocollo Zeus”,

Nel dettaglio, nell’anno in corso sono stati emessi 17 ammonimenti, uno dei quali per violenza domestica e gli altri per stalking; nel 2022 erano stati dieci, due dei quali per violenza domestica.

Per il direttore generale dell’Asp, Antonello Maraldo, lo scambio di informazioni tra i vari enti che hanno siglato il protocollo è un punto chiave del progetto in quanto  “evidenzia come in una piccola regione si tenga molto al sociale e alla prevenzione in quei settori in cui spesso si creano campanelli d’allarmi che possono sfociare in reati, a volte, anche più gravi”. 

 

 

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