Società e Cultura

Scuola: piano riapertura dopo pasqua e fondi per l’edilizia scolastica


“L’auspicio del presidente del consiglio Draghi sulla possibile riapertura di una parte delle scuole dopo Pasqua in Basilicata rischia di essere vanificata dalla mancanza di un piano strategico per la sanificazione degli edifici e lo screening del personale”. È quanto sostiene il segretario generale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella, che chiede alla giunta regionale di “convocare con la massima urgenza un incontro con tutte le parti coinvolte per definire un piano e un crono-programma degli interventi”.
“Abbiamo verificato che in molte parti della regione – spiega il segretario della Cisl – non si è fatto niente per mettere le scuole nelle condizioni minime di sicurezza per riaprire, così come è stato fatto ben poco sul capitolo collegato del trasporto locale. Questo succede perché si è deciso di guardare alla scuola in modo parcellizzato invece che come un sistema complesso in cui convergono molteplici piani. Il risultato è la paralisi che vediamo oggi, con una situazione particolarmente critica che si registra nel lagonegrese. Purtroppo, anche questa volta è stato sprecato tempo prezioso nonostante la decisione assunta dal presidente Bardi, che noi abbiamo condiviso, di non riaprire immediatamente le scuole”.
Secondo Gambardella “una riapertura improvvisata, senza la bonifica preventiva dei plessi scolastici, una campagna periodica di tamponi per il personale e gli studenti e un buon avanzamento della campagna di vaccinazione del personale scolastico, sarebbe stata deleteria. Oggi la situazione non è dissimile da quella di dieci giorni fa. Per questo abbiamo chiesto e continuiamo a sollecitare la costituzione urgente di un tavolo di programmazione tra la Regione, la direzione scolastica regionale e le organizzazioni sindacali per definire un programma di interventi in grado di far aprire le scuole, almeno le primarie, il prima possibile e nella massima sicurezza per tutti”, conclude il segretario della Cisl.

In qualità di Ministro della Pubblica Istruzione, Patrizio Bianchi ha annunciato che, con il prossimo decreto in corso di protocollo, verranno stanziati 1 miliardo e 125 milioni di euro per la riqualifica edilizia ed energetica e per la costruzione di nuovi plessi scolastici nel nostro Paese. Circa 10 milioni di euro verranno stanziati per la provincia di Potenza e circa 5 milioni per la provincia di Matera.

Quello dell’investimento strutturale sull’edilizia scolastica è un tema divenuto alquanto rilevante soprattutto durante l’attuale crisi pandemica che ha inequivocabilmente evidenziato le soventi drammatiche condizioni che interessano gli istituti scolastici della regione Basilicata.

Il piano di ripresa economica europea “Next Generation UE” rappresenta una grande opportunità per la costituzione di una politica che limiti strenuamente i tagli all’istruzione e che garantisca agli studenti e alle studentesse il loro diritto a un’istruzione in maniera effettiva ; un’occasione per riesaminare il ruolo marginale che la scuola ha assunto nella gestione amministrativa dello Stato, tale che possa acquisire nuovamente il valore che essa merita, al fine di formare ed educare i cittadini di domani.

A questo proposito, la Rete degli Studenti Medi della Basilicata, ha intrapreso una lunga battaglia affinché l’amministrazione ministeriale garantisse agli studenti e alle studentesse degli spazi scolastici conformi alla realizzazione di un’istruzione di qualità e adeguati alle norme igieniche proprie di un funzionale ambiente pubblico.

Pertanto ha elaborato “SCUOLA FUTURA: l’indagine sull’edilizia scolastica lucana”, una nuova indagine che porterà alla luce le situazioni non poco incresciose sugli effettivi mancati interventi di manutenzione e cura degli edifici scolastici, sicché è risultato oltremodo necessario un provvedimento volto ad ottimizzare le presenti circostanze.

Lo stanziamento dei fondi costituisce solo l’inizio di una pratica amministrativa che ha il compito di preoccuparsi in maniera assidua e scrupolosa dell’incremento dell’efficienza e della qualità del sistema scolastico italiano affinché possa risultare in un’azione di tutela risoluta nei confronti delle generazioni future.

Con la speranza che l’amministrazione ministeriale guardi all’investimento nelle scuole come un investimento per il futuro del Paese, la Rete degli studenti Medi continuerà ad impegnarsi allo scopo di sollecitare le istituzioni a ripensare in maniera ambiziosa al futuro del nostro Paese, cominciando proprio dai giovani.

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