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Sciopero lavoratori Nico davanti sede distretto Eni a Viggiano. Intervengono Cicala e Zipparri


Questa mattina la Nico Spa, azienda con circa 60 lavoratori che opera nell’Indotto petrolifero e si occupa di bonifica ambientale, ha organizzato uno sciopero davanti la sede Eni a Viggiano. Da una settimana all’altra sono state completamente azzerate parte delle attività con relative chiusure di alcuni cantieri che hanno determinato e stanno determinando il possibile licenziamento di 16 lavoratori.

L’Eni aveva rassicurato e assicurato che il suddetto personale sarebbe stato impiegato su altri cantieri, CM2 e CM3, dove si necessitava, in relazione alla mole delle attività, di personale aggiuntivo.

Purtroppo ancora una volta l’Eni non ha tenuto fede ai propri impegni, azzerando tutte quelle attività, anche relative al risanamento ambientale, che non sono da loro ritenute strettamente necessarie.

Ci chiediamo: allora quali sono le attività strettamente necessarie quando si parla di risanamento ambientale?

La vertenza dei lavoratori della Nico è l’ultima dal punto di vista cronologico ma fotografa perfettamente la situazione complessiva all’interno del Centro Oli di Viggiano, dove gran parte dei lavoratori dell’Indotto Eni sono costretti a subire l’uso della cassa integrazione senza che in realtà ci siano i giusti e reali presupposti industriali per l’utilizzo della stessa.

La Uilm di Basilicata, la Rsu della Nico e i suoi lavoratori, durante lo sciopero di questa mattina, davanti la sede del Distretto Eni a Viggiano, sono stati ascoltanti dai sindaci di Marsicovetere, Zipparri, e Viggiano, Cicala. Quest’ultimi hanno accolto con favore le richieste dei lavoratori e hanno organizzato per martedì 23 giugno un tavolo di confronto con tutte le parti interessate, il video:

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