Bene l’apertura del confronto con tutte le organizzazioni sindacali e le direzioni aziendali sanitarie sulle questioni della sanità, a partire dai fabbisogni occupazionali che come Cgil abbiamo richiesto. È evidente che occorre assumere il rispetto delle norme e dei contratti quale strumento in cui trovare soluzioni.
No a forzature e a palesi violazioni di legge. Occorre un’attenta programmazione per dare corso ad un piano assunzionale straordinario a tempo indeterminato viste le carenze che da tempo affiggono il sistema sanitario regionale.
La propaganda o peggio la strumentalizzazione della condizione dei lavoratori non ci è mai appartenuta. Altra cosa è la ricerca di soluzione che tengano conto dei legittimi interessi dei precari ma anche dei tanti oss e infermieri che attendono da anni di poter partecipare ad un concorso pubblico.
Angelo Summa
Segretario generale Cgil Basilicata
“In Basilicata tra il 2017 e il 2018 la spesa sanitaria privata è cresciuta dell’8 %,un dato nettamente superiore all’incremento medio che tale voce di spesa fa registrare nel Paese(5,9%) e che la dice lunga sull’incapacità del modello di sanità perpetrato in questi anni dal governo di centro sinistra di garantire i reali bisogni di salute dei lucani”.
E’ quanto dichiara, in una nota, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giovanni Vizziello, a commento delle risultanze dell’indagine della Ragioneria Generale dello Stato sul monitoraggio della spesa sanitaria nelle regioni italiane.
“E’ evidente” -prosegue Vizziello-“come per fronteggiare la sempre crescente domanda di prestazioni sanitarie determinata dal progressivo invecchiamento della popolazione ai lucani non resti altra scelta che mettere mano al portafogli, rivolgendosi a medici e strutture sanitarie private per ricevere visite specialistiche, accertamenti diagnostici e prestazioni sanitarie che le strutture pubbliche riescono a garantire solo sulla carta”.
“Le rilevazioni della Ragioneria Generale dello Stato sull’ammontare della spesa dei lucani dedicata a visite mediche, esami di laboratorio, interventi chirurgici, ticket, cure odontoiatriche e prestazioni a domicilio”- spiega l’esponente di Fratelli d’Italia-“ sono la manifestazione eloquente del fallimento del modello di sanità targato centro sinistra ,intento solo a garantire l’equilibrio dei conti delle aziende sanitarie e rinunciando, di fatto, a mettere il paziente al centro del sistema sanitario regionale. “
“ Il risultato di tali politiche”- per Vizziello- “ è l’universalismo di facciata della sanità, con l’effetto che possono curarsi sono quanti possono permettersi di pagare di tasca propria le prestazioni sanitarie di cui necessitano”.
“Un modello” -conclude Vizziello- “ che non ci appartiene e al quale metteremo fine attraverso investimenti in risorse umane ed innovazioni tecnologiche in grado di far crescere, realmente, il sistema sanitario lucano”.