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Saldi: Confcommercio-Confesercenti, avvio con il botto


L’impegno dei commercianti del centro storico di Potenza è stato ampiamente ripagato con un avvio con il botto per la stagione dei saldi: è il commento di Rocco Furone, delegato cittadino di Confcommercio Imprese Italia Potenza,  in riferimento all’apertura straordinaria ieri 1 gennaio dalle ore 17 alle ore 20,30. In poche ore ieri con un buon afflusso di visitatori si è venduto bene. L’atmosfera di euforia tra i cittadini di Potenza per l’evento Rai da piazza Mario Pagano – continua – favorisce le vendite anche grazie alla presenza di visitatori e turisti rimasti ancora nel capoluogo. E poi le previsioni degli esperti meteo per il ritorno della neve e delle temperature più fredde, sono certo, stimola i potentini ad acquistare i capi di abbigliamento invernali. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio ogni famiglia, in occasione dei saldi invernali 2017, spenderà 344 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento, calzature e accessori. Dopo un Natale così così, commenta Furone, “la speranza passa ora per i saldi. La nostra stima, euro più euro meno, è che i lucani spenderanno mediamente come nell’anno precedente”. Le vendite di fine stagione, sottolinea ancora, “saranno sempre una straordinaria opportunità per i consumatori ma, per noi commercianti, non saranno sufficienti a colmare un gap di consumi fortemente condizionato da un andamento sempre più incerto e altalenante. C’è da dire che, nonostante i timidi segnali di fiducia registrati a dicembre, gli eventi terroristici e di natura socio-politica non aiutano a far trovare una stabilità di cui tutti abbiamo bisogno per affrontare al meglio il futuro e confidare nell’uscita del nostro Paese dalla crisi”.

Per Confesercenti, quest’anno i saldi sono un evento particolarmente atteso. Tra i consumatori italiani, innanzitutto: oltre un italiano su due – il 58% – si dichiara interessato o molto interessato ad acquistare prodotti, in due casi su tre d’abbigliamento. Ma anche tra i commercianti, che sperano di recuperare un andamento delle vendite natalizie sotto le previsioni.

“I saldi rappresentano un’occasione sia per i consumatori che per i commercianti – spiega una nota della  Fismo, l’Associazione che riunisce i commercianti del settore moda di Confesercenti. “Secondo le nostre stime elaborate in base alle intenzioni di acquisto degli italiani, possono valere potenzialmente oltre 4,9 miliardi di euro di consumi, per una spesa media di circa 330 euro a famiglia”. Una boccata d’ossigeno per un settore che – secondo le proiezioni dell’Osservatorio Confesercenti – non è ancora uscito dalla crisi: nel solo 2016 hanno cessato l’attività oltre 6mila negozi indipendenti d’abbigliamento, tessili, calzature e accessori, sia nel centro nord (-3.721 imprese) che al Sud e nelle Isole (-2.411).

“Anche il Natale 2016 – continua la nota – caratterizzato da un clima molto mite, non ha dato la spinta attesa alle vendite stagionali. E visto che le condizioni del tempo non hanno invogliato all’acquisto di capi invernali, i clienti dei prossimi saldi avranno a disposizione un assortimento di prodotti superiore alla media da acquistare a prezzo scontato. Per chi ama l’abbigliamento è meglio del Black Friday, anche perché le vendite di fine stagione non sono semplici promozioni. Le prime sono infatti strategie di marketing, spesso aggressive e furbette, per attirare clienti con sconti, a volte fasulli. Le vendite di fine stagione, invece, sono un evento completamente differente: sono infatti effettuate su prodotti di carattere stagionale o articoli di moda già in assortimento nei negozi, suscettibili, entro un certo periodo di tempo, di deprezzamento. La riduzione dei prezzi per i consumatori, dunque, è mediamente più elevata rispetto ad eventi promozionali come il Black Friday. Durante i saldi i consumatori possono comprare articoli di qualità a costi realmente inferiori a quelli iniziali. Ma perché il meccanismo dei saldi funzioni correttamente, c’è bisogno di ripristinare un quadro di regole certe e porre fine alla confusione nel settore. Servono controlli per bloccare i pre-saldi illegali e per fermare le pubblicità ingannevoli, che fanno passare la promozione di prodotti che non hanno alcuna stagionalità per vendite di fine stagione. I saldi – conclude Confesercenti – sono uno strumento utile a consumatori e a imprese, vanno tutelati”.

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