Società e Cultura

Roccanova: Nel bosco «Caliuvo» tecnologie digitali per sviluppare il turismo


Tra i comuni che potranno essere «più funzionali e pronti a fornire servizi di aggregazione per le rispettive comunità rurali» c’è anche Roccanova. Tutto ciò perché sfrutterà la misura regionale del Psr (Piano di sviluppo regionale) che finanzia «investimenti finalizzati allo sviluppo di itinerari turistici e ricreativi per la fruizione e la valorizzazione del territorio». Nello specifico «Investimenti per fruizione pubblica di infrastrutture ricreative, turistiche su piccola scala ed informazioni turistiche» per le quali nei giorni scorsi scorso a Potenza sono stati firmati i decreti di concessione. A ritirare il provvedimento per l’ amministrazione roccanovese, l’assessore al Turismo, Maria Luisa Emanuele.

Il Comune di Roccanova si è visto finanziare per 78.084,45 euro un progetto presentato già qualche tempo fa sulla valorizzazione fisico-digitale del bosco comunale «Caliuvo». Quello di Roccanova è tra i 21, su 90 progetti presentati, ammessi e finanziabili nell’ambito della sottomisura 7.5 per un importo complessivo di 2,7 Meuro, di cui il 76% relative alla provincia di Matera e il 24% alla provincia di Potenza. «E tra le realizzazioni previste dai progetti ben 16 comuni- ha sottolineato l’asses – sore regionale alle Politiche agricole e forestali, Luca Braia presente alla consegna del decreto – introdurranno tecnologie digitali per sviluppare pacchetti turistici». Uno di questi sarà proprio quello di Roccanova che «individua un percorso all’interno del bosco «Caliuvo » (oltre 600 ettari di verde) dove è presente una rete di viabilità comunale e alcuni punti di interesse.

Quali il «Cozzo della Guardiola», un punto panoramico dove negli anni dell’Unità d’Italia erano soliti appostarsi i briganti per avvertire dell’arrivo delle guardie regie. Ma anche la quercia del brigante per rimanere in tema. O ancora la «Fontana del tasso», sorgente comunale nel fitto bosco riportata alla piena fruizione. Insomma luoghi tra storia e natura che possono essere riscoperti con questa iniziativa dove lo spazio fisico sarà la «porta » di un itinerario digitale capace di interagire con il visitatore che potrà personalizzare il suo viaggio utilizzando un’apposita applicazione che sfrutta la piattaforma webGis degli itinerari”. Un progetto ambizioso quanto innovativo per cui ora si dovrà passare dalle parole ai fatti considerato che la procedura prevede l’attuazione delle opere entro 24 mesi dalla concessione.

FONTE: ANDREA LAURIA – LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

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