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Recovery Fund e Green Deal occasioni da non perdere per valorizzare la risorsa idrica lucana


Resilienza ai cambiamenti climatici, transizione ecologica, recovery fund, green deal: la proposta concreta ed immediata dei consorzi di bonifica” è il tema della conferenza stampa svoltasi ieri nella sala riunioni della Camera di commercio, a Matera e organizzata dall’Anbi, Associazione nazionale bonifiche irrigazioni e miglioramenti fondiari di cui fanno parte i consorzi di bonifica regionali.

Alla conferenza stampa hanno partecipato in presenza, fra gli altri, l’assessore regionale all’agricoltura e vicepresidente della Regione Basilicata, Francesco Fanelli, l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa, e l’Amministratore unico del Consorzio di Bonifica, avv. Giuseppe Musacchio, oltre al presidente Anbi, Francesco Vincenzi e, in collegamento online, gli assessori di diverse regioni italiane, in particolare, del Mezzogiorno.

Questo confronto a più voci – è stato detto durante l’incontro – serve a individuare un coerente e condiviso piano strategico riguardante le attività dei consorzi di bonifica puntando su diverse necessità riguardanti, soprattutto, un vero e proprio piano degli invasi, un piano degli acquedotti e un piano per la difesa del suolo. Spesso, di fronte alle conseguenze di pesanti cambiamenti climatici si parla di calamità naturale, ma non si pensa, ad esempio, che dell’acqua piovana al momento si riesce a raccogliere solo il 15 percento.

Il piano predisposto da Anbi – ha detto Vincenzi – prevede un investimento di circa 4 miliardi di euro, di cui circa la metà solo per il Sud, e per un totale di unità da impiegare di circa 21 mila addetti. Il green deal europeo e il recovery fund sono opportunità che vanno colte per valorizzare la risorsa idrica e mettere in sicurezza i territori.

In Basilicata – ha detto Musacchio – stiamo completando progetti già finanziati con un investimento di circa 50 milioni di euro. Ora servono azioni per avere maggiore capacità di accumulo della risorsa idrica, per interconnettere i bacini irrigui, per migliorare la manutenzione idraulica.

“Come dipartimento regionale all’Ambiente – ha detto l’assessore Gianni Rosa – stiamo dando grandissima attenzione a due temi: l’utilizzo sostenibile della risorsa idrica e il miglioramento del sistema di depurazione delle acque. Riteniamo, per entrambi le attività, importante il ruolo del Consorzio di Bonifica e, nello specifico, siamo intervenuti candidando all’Unione Europea uno specifico progetto Life Arco Ionico. In sintesi l’intervento, che prevede un investimento di circa 22 milioni di euro, riguarda la creazione, a monte delle idrovore dell’arco jonico, di bacini di lagunaggio con annessi impianti di fitodepurazione delle acque. Con questo intervento avremmo tre conseguenze principali: la mitigazione del dissesto idrogeologico perché i bacini di lagunaggio fungerebbero da laminazione e cassa di espansione degli eventi di piena; l’abbattimento di carichi inquinanti garantendo una migliore qualità delle acque scaricate a mare; la ristorazione degli habitat originari della piana metapontina con la realizzazione di zone di protezione di specie sia faunistiche che floristiche attualmente in via di estinzione o in grave sofferenza. Un intervento che si integra con i progetti del Consorzio di bonifica ritenuto elemento indispensabile per una sinergica azione di controllo e risanamento ambientale”.

L’assessore regionale all’Agricoltura e vicepresidente della Regione, Francesco Fanelli, nel portare i saluti del presidente, Vito Bardi, si è soffermato sulla “importanza di un bene primario come l’acqua per l’agricoltura ancora di più in un tempo di grave siccità e di pesanti cambiamenti climatici come quelli che stiamo attraversando. Per questa ragione svolgiamo, in piena condivisione con il Consorzio di Bonifica, una costante attività di programmazione mettendo in campo investimenti, individuando priorità e assicurando rapidi tempi di attuazione. Quest’anno stiamo attraversando una pesante siccità e per questa ragione monitoriamo costantemente gli invasi. La nostra strategia è quella di individuare una serie di progetti già pronti da candidare al Recovery Fund e al Green deal che rappresentano occasioni da non perdere per rivedere l’agricoltura in chiave “verde” con nuove tecnologie (agricoltura 4.0 e di precisione) sia per fare manutenzione sulle attuali infrastrutture idriche, sia per renderle più moderne. Ad esempio, insieme al Consorzio, abbiamo messo in campo l’App del Cittadino che consente a tutti di segnalare immediatamente la geolocalizzazione di eventuali guasti sulla condotta idrica. Con il Psr stiamo per adottare un importantissimo bando pubblico per il sostegno agli investimenti agricoli in infrastrutture per migliorare la gestione della risorsa idrica. Sono tutte sfide che possiamo vincere se tutti i soggetti in campo si muovono insieme e in modo coordinato”.

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