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Premio letterario nazionale “Melina Doti”, cerimonia conclusiva: primo classificato “Altrove”


Nella prestigiosa sede del Museo Archeologico Nazionale di Basilicata “Dinu Adamesteanu” in collaborazione con MiC e Direzione Regionale Musei di Basilicata, si è svolto a Potenza domenica 18 Luglio, la cerimonia del Premio Letterario Nazionale Intitolato a “MELINA DOTI”.
L’argomento centrato sul rapporto con le radici ai nostri tempi, spesso contaminato dal linguaggio e dai limiti dei social, mira a far rinascere il dialogo tra generazioni e con essi salvare l’economia al Sud e non solo.

La peculiarità del Premio è l’essere riservato ad autori ultracinquantenni, italiani e/o stranieri residenti in Italia, a sottolineare il percorso della scrittrice Melina Doti che aveva iniziato a comporre le sue opere dopo i cinquant’anni, una donna che ha fatto la differenza, che si è distinta in diversi ambiti artistici, una copiosa produzione di opere che ha generato numerosi riconoscimenti e titoli accademici ad honorem tra cui l’Accademia di Raffaello di Firenze e l’Accademia Internazionale di Roma. Melina Doti ha portato in Italia e all’estero il nome della sua terra di origine ed i valori fondamentali della Lucania con i sui
toccanti racconti, romanzi, poesie e sognanti opere pittoriche che l’hanno vista presente anche in un progetto ed un volume di Vittorio Sgarbi “Porto Franco”.

Seppur trasferitasi di  nella vicina Puglia è sempre rimasta fortemente legata alla sua terra ed al piccolo Comune di Sasso di Castalda (Potenza), noto nel mondo per essere il paese d’origine dell’ingegner Rocco Petrone che firmò il primo sbarco sulla Luna, oggi nel suo territorio esiste uno dei ponti tibetani più alti d’Italia, fortemente voluto dall’allora sindaco Rocco Perrone, “Il Ponte alla Luna” dedicato proprio all’ingegnere della NASA.

La cerimonia di premiazione condotta con eleganza da Savino Zaba, istrionico attore e cantante, noto conduttore televisivo, voce di punta di Radio 1, ha incantato la platea con intermezzi musicali e accompagnato i concorrenti alla consegna del Premio, affiancato dalla giornalista Anna Langone.
Presente la consigliere del Comune di Potenza, Angela Blasi, già presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità che patrocina il Premio anche con l’attuale presidente Margherita Perretti.

I premi sono stati attribuiti in base all’insindacabile decisione della Giuria, Presidente la giornalista Carmen Lasorella, nella giuria del Premio con il presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Basilicata, Mimmo Sammartino anche il Dott. Rocco Perrone, nell’ambito della manifestazione ha presentato il Progetto “Terra del Sasso” di Daniela e Angelo, due giovani che hanno deciso di tornare e restare nella propria terra, dopo un Master negli USA, hanno creduto nelle potenzialità del territorio e creato sinergie con le strutture produttive dell’agro-alimentare, lavorare a sud si può, ed il loro vuole essere un modello che deve estendersi.

Vincitrice del Primo Premio è Flavia Pankiewicz, giornalista e scrittrice di origine Polacca che vive e lavora a Lecce, con il suo racconto “Altrove” la storia di Julia nel difficile percorso delle pandemia, un viaggio dentro se stessa fra paure e tristezze, per approdare ad un finale coraggioso e catartico.

Il secondo Premio il giornalista ed editore Gino Dato di Bari con “L’acqua e la farina”, Il racconto parla dell’emergenza sanitaria ancora in atto.

Al terzo posto Chicca Maralfa la scrittrice e giornalista con “Noi, terra di nessuno”  nel racconto di Maralfa, che svolge la sua attività a Bari, la sua città, l’ansia per la malattia, diversa dal Covid, di una persona cara durante la pandemia,  pagine che descrivono angosce comuni a tutti nel vissuto nelle incertezze di questo biennio oscuro, di eventi imponderabili.
Rispettivamente 500 euro al primo classificato; 250 euro al secondo classificato; 200 euro al terzo classificato.

La manifestazione ricca ed imprevedibile con la proiezione di un cortometraggio dedicato al lavoro di Melina Doti, e la clip  “Scene da un cassonetto” che la giornalista Anna Langone, ideatrice del Premio, ha tratto dal racconto omonimo del Onofrio Pagone,  vincitore della prima edizione, e con videomessaggi augurali e stimolanti dei tanti talenti lucani famosi, a sottolineare la Lucanità degna di lode: gli attori Nando Irene -“Imma Tataranni – Sostituto procuratore”; Domenico Fortunato – l’attore e regista -“Il commissario Rex” – “Wine to Love”; la giornalista e scrittrice Isa Grassano, che nei sui scritti di viaggi accende spesso l’attenzione sulla Basilicata; l’esilarante Dino Paradiso comico e cabarettista -“Colorado”, “Made in Sud”.

Un encomio particolare va a chi tenacemente ha pensato e diretto questo Premio Nazionale giungendo alla sua seconda edizione, la giornalista Anna Langone figlia di Melina Doti, con la sua esperienza e competenza ha dato un contributo fondamentale.

Tutto ciò che è fatto con passione è sempre edificante per sé e per gli altri.

 Carmen De Rosa

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