Politica

Pittella e Cifarelli scrivono a Bardi: “la Basilicata si candidi ad essere Centro per l’Idrogeno”


La Basilicata come Centro nazionale di sviluppo e ricerca nel campo dell’idrogeno. La proposta di candidatura, avanzata dal gruppo Pd della Regione Basilicata, al centro di una conferenza stampa tenutasi in mattinata, in modalità telematica, organizzata dai consiglieri Marcello Pittella e Roberto Cifarelli. L’idea progettuale è stata comunicata al presidente della Regione Vito Bardi, tramite una lettera. “Missiva – hanno precisato i due Consiglieri – che è stata inviata per conoscenza e coinvolgimento anche ai capigruppo in Consiglio regionale, alle parti sociali e datoriali, e ai parlamentari lucani”.

“Abbiamo scritto e inviato al presidente della Regione Bardi una lettera – ha esordito Pittella – con la quale poniamo un tema di natura strategica, particolarmente importante, che riguarda la strategia europea sull’idrogeno e, più in generale, le politiche industriali per una regione che ha bisogno di raggiungere risultati più significativi. E abbiamo chiesto con la missiva di incontrarci perché vorremmo provare a dare un nostro contributo di programmazione reale rispetto alle grandi opportunità che il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza ci consegna e anche rispetto alla programmazione più complessiva europea che è alla nostra attenzione. La valutazione che abbiamo fatto è che viviamo una fase di grandissima crisi e la crisi sociale ed economica non nasce solo dalla pandemia, la pandemia aggrava un aspetto ma non è l’unico aspetto, quello che immediatamente balza ai nostri occhi è che in Basilicata vi è un’assenza di programmazione. E l’assenza di programmazione regionale la verifichiamo negli atti che si compiono, nelle strategie che si mettono in campo, nelle opportunità che si prova a cogliere o che ci si dimentica che esistono. E, se da un lato abbiamo grandi difficoltà sulla programmazione europea ‘21/27, perché nulla ci è dato sapere, dall’altro abbiamo una idea un po’raffazzonata se non enunciata per titoli sulle schede reative al Recovery Fund, e dall’altro lato ancora ci rendiamo conto che proprio la Basilicata per le caratteristiche possedute ha delle opportunità che altre regioni non hanno. In particolare, sulla strategia europea dell’idrogeno la Basilicata potrebbe aprire in Italia una partita importante per la transizione energetica, partita strategica per il futuro dei propri territori, perché è terra di petrolio (abbiamo Total e Shell), abbiamo molta quantità di acqua, abbiamo una dote in gas naturale straordinaria. E abbiamo anche partner importanti. Oltre Total e Shell abbiamo la Stellantis che già ha immaginato di programmare per i prossimi anni una conversione sulla decarbonizzazione spinta, parliamo di logistica, di mobilità e parliamo anche di energia, che oggettivamente può consegnarci delle opportunità inedite”. “E chiaro – ha sottolineato il consigliere – che questo lavoro va conosciuto negli strumenti messi a disposizione delle pubbliche amministrazioni, questa possibilità va studiata, elaborata e poi proposta a livello nazionale. Noi, invece di stare sul fronte del no, con Cifarelli, abbiamo deciso che dinanzi ad una situazione drammatica, abbiamo il dovere di correre ai ripari e, aspetto di grande rilevanza da ben tenere presente, ci sono le condizioni per poterlo fare. Abbiamo la possibilità di candidarci come Regione ad uno dei sette centri nazionali di ricerca e di sviluppo, tra cui quello dell’idrogeno, perché la maggior parte dei sette centri dovrebbe essere allocata nel mezzogiorno di Italia, E allora ci chiediamo perché se si candidano la Sicilia, la Puglia e l’Umbria non si può candidare la Basilicata, provando a mettere, da qui a 10 anni, la regione nella condizione di realizzare migliaia di posti di lavoro e di attuare il superamento del fossile in una transizione energetica importante? Eppure, non dimentichiamolo la nostra terra è terra di petrolio”. “Il senso di questa lettera – ha ancora detto Pittella – è quello di dire al presidente Bardi, vogliamo parlare con lei di programmazione, vogliamo parlare di piano industriale nuovo, vogliamo parlare di occupazione e vogliamo palare della strategia europea sull’idrogeno e vogliamo che la Basilicata si candidi ad essere uno dei sette centri di ricerca sull’idrogeno. Possiamo provare ad unire le forze, e dopo l’incontro, possiamo provare a coinvolgere tutti i consiglieri e parlamentari e proporre al Governo nazionale una proposta, prescindendo dai partiti e dai colori. Dobbiamo lavorare per qualificare la nostra azione politico-amministrativa, ricordando che oltre il Covid, oltre il piano vaccinale abbiamo, in parallelo, la possibilità di cogliere delle opportunità che in altre epoche non abbiamo avuto e la Basilicata può farcela solo se studia i provvedimenti e propone progettualità importanti secondo quanto l’Europa già stabilisce. L’auspicio è che tale proposta venga accolta dal Governo regionale con l’approccio costruttivo e inclusivo, non abbiamo molto tempo. Oggi passa questo treno, dobbiamo dare voce a questa ipotesi di sviluppo”.

“Il Pd – ha dichiarato Cifarelli – è all’opposizione in Consiglio regionale ma noi abbiamo sempre l’ambizione di essere partito di governo. E, nonostante il delicato momento legato alla pandemia, siamo convinti che non può mancare il nostro spirito propositivo. Così come si sta pensando al Next Generation Eu bisognerebbe pensare ad a una Nex Basilicata che guardi al futuro con molto attenzione e lo faccia, soprattutto in funzione dell’occupazione de nostri giovani. Il tema dello spopolamento continua ad essere molto forte in Italia, con toni più drammatici nel Mezzogiorno e aspetti davvero preoccupanti per la Basilicata dove, è doveroso sottolinearlo, nel 2020 abbiamo perso 5000 persone. E’ come se avessimo perso un intero paese. Da qui la necessità per Cifarelli di programmare il futuro. “Occorre farlo in sintonia con quelle che sono le tendenze dell’Europa. Il tema dell’idrogeno è un tema fondamentale che deve riguardare le politiche industriali della Basilicata. Abbiamo tutte le opportunità. Siamo la regione più carbonizzata. Si estrare in Val d’Agri e a Tempa rossa con tutte le difficoltà ambientali che conosciamo, per cui sarebbe un paradosso se non svoltassimo in nostro favore, se non cogliessimo questa opportunità, passando da regione più carbonizzata a regione maggiormente decarbonizzata. Ricordo che abbiamo una legge, la numero 32 del 2018, sulla decarbonizzazione. Siamo stati la prima regione a dotarci di una legge in materia ma rimasta lettera morta. Le altre regioni ci stanno imitando. E’ giunta l’ora di attuare questa legge, utilizzando le opportunità che vengono da Nex Generation Eu. Noi dobbiamo programmare il rilancio della Basilicata. Il primo passo è la candidatura della Basilicata come sede di alta tecnologia per l’idrogeno, centro che avrebbe delle ricadute interessantissime per la nostra regione”.

“E se non in Basilicata dove?” ha detto in maniera provocatoria Cifarelli, ricordando le risorse della regione, “Abbiamo grande disponibilità di gas naturale, di acqua e di fonti rinnovabili. Occorre che il Governo regionale assuma consapevolezza su questo tema e sappia interagire con i grandi player che abbiamo in Basilicata. Se sapremo fare questo potremo definire un futuro per la nostra regione”. “Con questa lettera – ha concluso Cifarelli – proviamo a dire al presidente Bardi incontriamoci, mettiamoci intorno ad un tavolo per disegnare una prospettiva di sviluppo per i nostri giovani. Se faremo questo faremo un grande passo in avanti”.

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