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Perdita condotta al Cova, Arpab: “triclorometano 100 volte oltre il limite”. Eni: “composto non presente nella nostra produzione”


La posizione di ARPAB:

L’approfondimento delle indagini, attraverso sopralluoghi continui, riguarda i campionamenti di terreno alle diverse profondità in prossimità del punto interno della condotta di reiniezione pozzo “Costa Molina 2” interessato dalla perdita delle acque di processo.

Le attività dei tecnici sono in costante evoluzione e prevedono non solo il prelievo di suolo a quote inferiori ma anche delle acque di falda in corrispondenza dei piezometri presenti sia all’interno che all’esterno dell’ area interessata dallo spill.

Gli approfondimenti sulle acque si rendono tanto più urgenti anche alla luce della comunicazione pervenuta dai tecnici Eni, in ottemperanza agli articoli 242-249 del D.Lgs 152/2006, di un superamento di un solvente clorurato cancerogeno (il triclorometano) risultato presente in quantità 100 volte superiore al limite normativo.
“Continueremo a eseguire controlli fino a quando non avremo l’assoluta certezza che l’evento non ha procurato danni. Sarà oggetto di particolare attenzione, ha concluso il vertice dell’ARPAB Tisci, il superamento dell’analita triclorometano; pertanto dobbiamo immediatamente verificarne l’origine e che non ci siano ulteriori propagazioni dello stesso”.

 

La risposta di ENI:

In relazione a quanto comunicato da Arpab, Eni precisa che il composto triclorometano non è in alcun modo presente nel processo produttivo del COVA e che non è stato riscontrato nei campionamenti effettuati sulle acque destinate alla reiniezione. Pertanto si esclude ogni correlazione con la perdita di acqua trattata notificata lo scorso 31 ottobre. Attualmente sono in corso tutti i necessari accertamenti e verifiche nella massima collaborazione con gli Enti di controllo.

 

Cos’è il Triclorometano?

Il cloroformio, nome IUPAC triclorometano, è un alogenuro alchilico, noto anche come freon 20 o CFC 20. La struttura chimica della sua molecola è assimilabile a quella di una molecola di metano in cui tre atomi di idrogeno sono stati sostituiti da tre atomi di cloro.

A temperatura ambiente è un liquido trasparente, abbastanza volatile, dall’odore caratteristico. Non è infiammabile da solo, ma lo è in miscela con altri composti infiammabili.

È un composto nocivo alla salute umana e all’ambiente, nonché un forte sospetto cancerogeno.

Fonte: Wikipedia

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