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Paterno: l’avvocato Franco Trivigno futuro candidato sindaco

“Lo sviluppo della Val D’Agri passa per la creazione della Città della Val d’Agri”. E’ quanto afferma in una nota, l’ex amministratore nonché futuro candidato a Sindaco del Comune di Paterno, l’avvocato Franco Trivigno. Per Trivigno “la fusione di Comuni rappresenta in primo luogo una importantissima proposta politica e organizzativa, che mira a creare una nuova identità territoriale, oppure a svilupparla quando già in parte è esistente, come nel caso dell’Area Nord”. “L’iter istituzionale che conduce verso la fusione prevede che siano i cittadini residenti a esprimere il loro parere in merito alla decisione, attraverso l’utilizzo dello strumento referendario. Affinché la cittadinanza possa esprimere consapevolmente il proprio voto, si rende importantissima la decisione di costruire un percorso informativo e comunicativo che faccia conoscere in modo approfondito e dettagliato tutti gli elementi legati al progetto di fusione, dagli aspetti burocratici a quelli di prospettiva di sviluppo per i territori coinvolti”. All’interno della nota, Trivigno evidenzia le motivazione della sua candidatura alle prossime elezioni a Sindaco di Paterno. “E’ noto che i nostri comuni – afferma l’ex amministratore – stanno vivendo un periodo di forte crisi, paesi svuotati, carenza di lavoro, problematiche sociali, insufficienza di fondi per migliorare i servizi, stallo nell’agricoltura, allevamento e turismo ed in ultimo ma non per ultimo lo scarso peso politico detenuto dalla nostra Val D’Agri, nonostante i lodevoli sforzi dei nostri rappresentanti”.Ma per affrontare in modo propositivo queste criticità, da parte di Trivigno c’è bisogno assolutamente di “uscire dall’isolamento in cui i comuni si trovano è fondersi per la creazione di un’unica città denominata “Città della Val d’Agri”. “Se da una parte è importante salvaguardare i nostri valori, senza slegarli dalla storia che li ha generati, sono altrettanto certo che, rinchiudersi nel nostro particolare, nel tentativo – prosegue – pur giusto di non disperderli, non riusciremo a mantenere il delicato equilibrio tra la nostra storia particolare e l’apertura ad un più vasto contesto”. Secondo il futuro candidato “la strada maestra per produrre innovazione culturale e sociale, per valorizzare il patrimonio ambientale e paesaggistico in cui viviamo, sia necessario fondere i nostri paesi e creare la “citta della val D’agri”. “Per non far diventare la fusione dei comuni e quindi la creazione di una nuova città un processo di eccessivo distanziamento tra i vecchi ed i nuovi valori, la legge ha previsto l’istituzione dei municipi. I Municipi possono essere fisicamente collocati nelle sedi degli ex Comuni e possono essere composti da residenti che hanno la funzione di rappresentare le Comunità, fornendo pareri e tenendo i rapporti con i cittadini e le associazioni attive nei due o più territori. I Consiglieri di Municipio quindi svolgono queste due principali funzioni. I modelli possibili possono essere di due tipi: i Municipi “di nomina”, con Consiglieri indicati dal Consiglio Comunale o dal Sindaco del nuovo Comune, con rappresentanti scelti sia dalla maggioranza che dall’opposizione; oppure i Municipi “elettivi”, con un suffragio diretto contestuale 4 alle elezioni comunali del nuovo ente. Naturalmente, la presenza dei Municipi deve essere prevista nello Statuto Comunale del nuovo Comune e il loro funzionamento deve essere disciplinato da un apposito regolamento comunale, che stabilisce anche le cadenze temporali periodiche con le quali si svolgono gli incontri fra il Sindaco e la Giunta comunale da una parte e i Consiglieri di Municipio dall’altra. Infine, i Consiglieri di Municipio non ricevono nessuna indennità di carica per l’attività svolta. Lo strumento dei Municipi rappresenta la principale risposta proposta dall’ordinamento per affrontare il tema della rappresentanza nel nuovo Comune, dal momento in cui il sistema di governo e la legge elettorale in vigore per i Comuni (indipendentemente dal fatto di essere Comuni con più o meno di 15.000 abitanti) prevede solamente una lista unica di nominativi per il Consiglio Comunale, senza la possibilità di dividere il territorio in più collegi elettorali. Con l’introduzione dei Municipi è intenzione del legislatore garantire un elemento minimo di raccordo fra il nuovo Comune e le comunità originarie indipendentemente dalla composizione delle liste elettorali, senza tuttavia introdurre nel sistema di governo un ulteriore livello istituzionale con potere di veto o con strutture (e quindi costi) accessori. Affinchè tale progetto possa camminare più celermente, dopo il dovuto referendum nei paesi interessati, Io credo che bisognerebbe, da subito, per avvicinare ancora di più i cittadini delle varie realtà, pensare alla creazione di un percorso di mobilità infracomunale attraverso la istituzione di un trasporto pubblico che vedrebbe i due capolinea nel Comune di Viggiano e in quello di Marsico Nuovo, con cadenze orarie dalla mattina alla sera, tale da poter offrire a tutti i cittadini del comprensorio la possibilità di interconnettersi tra i vari comuni della Val D’Agri in maniera celere. Credo inoltre che le amministrazioni interessate, da subito, dovrebbero creare una commissione, (composta da tecnici dei paesi interessati), al fine di studiare un Piano Regolatore Generale, che possa dare le giuste risposte allo sviluppo dell’intera val d’agri e che tale PRG possa essere prodromico alla Costituzione della Futura Città”.
Avv. Franco Trivigno futuro candidato a Sindaco del Comune di Paterno

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