Politica

No allo scippo delle risorse destinate dall’Unione europea al Sud

Anche Luca Braia chiede la rimodulazione dei fondi europei non spesi per la Basilicata


“Bene il richiamo al principio di solidarietà ma sempre nel rispetto di un’omogeneità di distribuzione delle risorse economiche, nazionali ed europee”

“Un allarme scattato il 4 aprile 2020, in piena crisi epidemica, da parte del presidente dell’ Osservatorio sul Mezzogiorno di Eurispes, Saverio Romano, primo a stigmatizzare e ad osservare il pericoloso tentativo di far pagare al Sud il peso economico più alto di questo drammatico periodo della storia del nostro Paese”.

Questo quanto dichiarato dai consiglieri regionali di Forza Italia, Francesco Piro, Vincenzo Acito e Gerardo Bellettieri.

“Allarme – continuano i consiglieri – che deriva da evidenze del tentativo di utilizzare anche i Fondi comunitari delle regioni del Sud, ossia le risorse destinate dall’Unione europea per progetti strutturali e non ancora impiegate, con una rimodulazione dei fondi regionali, penalizzando il Mezzogiorno ed esponendolo all’ arretratezza, alla marginalità ed alla povertà per i prossimi decenni”.

“Con la bozza del documento del Dipe, struttura generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri  – affermano i consiglieri di  Forza Italia – il Governo certifica la propria volontà di penalizzare, ancora una volta, i cittadini meridionali e privarli, nel drammatico contesto dell’emergenza Covid -19,  di quel 34 per cento dei fondi ordinari per la spesa in conto capitale  che servono proprio a colmare il gap con il Nord. Sospendere la clausola che destina alle regioni del Sud quel 34 per cento – aggiungono – certificherebbe la mancanza totale di equità  territoriale della spesa. La contingenza difficile che stiamo vivendo, se da un lato può anche giustificare l’idea di un prestito contabile  sul Fondo di coesione e sviluppo 2014-2020, non può avvenire senza alcuna rassicurazione sulla restituzione e sull’allocazione territoriale nel Fcs degli anni a venire(2021-2027). Sottrazioni ad investimenti pubblici nel Mezzogiorno, già accadute in passato, come i 25 miliardi utilizzati nel contesto dell’emergenza post terremoto dell’Abruzzo”.

“Il Sud del Paese – sostengono Piro, Acito e Bellettieri – subisce già la pesantezza di squilibri inaccettabili sul fronte degli investimenti in infrastrutture materiali e immateriali e nel sistema dei trasporti e dei collegamenti, elemento questo che peserà non poco nella ripresa economica di imprenditori, piccole e medie aziende, commercianti, e di tutto il tessuto sociale del Mezzogiorno”

“Se è vero che l’epidemia ha morso il Nord Italia – proseguono gli esponenti di Forza Italia – è altrettanto vero che l’economia e la ripresa della stessa, non potranno esserci attraverso sperequazioni che penalizzano Regioni che vivono ataviche difficoltà di crescita e sviluppo. E’ una rivendicazione di diritti che spettano ai cittadini del Mezzogiorno perché non dobbiamo dimenticare che i fondi europei e i fondi di coesione non sono sostitutivi rispetto all’intervento statale, ma servono per superare un divario ancora troppo grande”.

“E allora – sottolineano i consiglieri – bene il richiamo al principio di solidarietà, ma sempre nel rispetto di un’omogeneità di distribuzione delle risorse economiche, nazionali ed europee, perchè se oggi nel rapporto Stato – Regioni, il Governo centrale ci ricorda come debba esserci un’unica cabina di regia nelle scelte cruciali che afferiscono alla salute ed alle libertà personali dei cittadini, chiediamo con forza che questa stessa omogeneità ci sia in quella che si annuncia essere la più grande sfida che l’Italia si avvia ad affrontare, rispetto alla quale perseguire scelte economiche fortemente sperequative sarebbe intollerabile”.

 

“Il Consiglio regionale deve oggi dare mandato al Presidente per difendere e ottenere la riprogrammazione, rimodulando in deroga al 100%  i fondi europei non spesi per la Basilicata”.

Lo dichiara il consigliere regionale, Luca Braia, capogruppo di Italia Viva.

“La questione della difesa e della riprogrammazione dei fondi europei – dice Braia – era tra le priorità segnalate nel documento inviato al presidente Bardi, con le proposte del centro sinistra, nei primi giorni di aprile, oltre che da me poi approfondita nello specifico del Psr riguardo alla possibilità di chiedere e preparare la riprogrammazione di almeno 70 milioni di euro, utile a dare respiro al comparto agricolo”.

“Ci fa piacere, chiaramente – continua Braia – che oggi anche i colleghi di Forza Italia, condividano le nostre preoccupazioni, le stesse idee e richiedano un intervento al presidente Bardi ed alla sua Giunta che va nella direzione di non mettere a rischio le risorse europee assegnate alla Basilicata nel programma 2014/2020. Continueremo a dare forza e sostegno politico, insieme anche all’on. Vito De Filippo ed ai parlamentari di Italia Viva che stanno assumendo medesime posizioni nei confronti del Governo Nazionale.Lo avevamo già denunciato un mese fa – aggiunge – chiedendo a Bardi e al suo Governo regionale di battersi per difendere e rimodulare la programmazione di tutti i fondi europei come modalità di comportamento da assumere da parte della Basilicata, nei confronti delle richieste da portare in Europa”.

“Magari, ora che la stessa richiesta viene sposata e condivisa anche da un pezzo della sua maggioranza, auspichiamo che il Presidente possa verificare e attuare le nostre proposte in tempi brevi.L’emergenza – conclude Braia – ma, soprattutto, la riapertura e la ripresa non dovranno vedere i cittadini e le cittadine lucane aspettare ulteriormente. Si agisca in fretta”.

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