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Mondiali di nuoto, argento nella staffetta per il lucano Domenico Acerenza


L’Italia si tinge d’argento nella staffetta mista dei Mondiali 2019 di nuoto di fondo a Gwangju (Corea del Sud). Nelle acque asiatiche il quartetto composto da Rachele Bruni, Giulia Gabbrielleschi, Domenico Acerenza e Gregorio Paltrinieri coglie un ottimo risultato, migliorando quanto gli azzurri seppero fare a Budapest 2 anni fa, quando furono bronzo. Una gara che ha vissuto sulla grande rimonta della frazione di Acerenza che poi ha messo Paltrinieri nelle condizioni di duellare con il tedesco Rob Muffels e lo statunitense Michael Brinegar. Allo sprint, d’esperienza, si è imposto il tedesco davanti a Greg, che non è riuscito ad andare via anche per la grande abilità del rivale di disturbare in maniera lecita il carpigiano, ancora poco scafato da questo punto di vista. Decisamente più distanziata la Francia, campione del mondo nelle acque magiare, solo sesta, a 37″2 e preceduta dal Brasile e dall’Australia. Sottotono anche la prova dell’Olanda (settima) che contava sui due campioni olimpici della 10 km a Rio 2016 ma sia Sharon van Rouwendaal e sia Ferry Weertman non hanno dato quel contributo atteso.

LA CRONACA – Una gara che ha vissuto sulla partenza a razzo dell’americana Haley Anderson, argento iridato nella 10 km, che ha colto tutte di sorprese. Bruni, nei 1250 metri di frazione, ha fatto fatica a trovare il ritmo, chiudendo 13esima con un distacco di 24″3. Gli States, forti dell’apporto del proprio nuotatore migliore Jordan Wilimovsky hanno fatto il vuoto, inseguiti dalla Cina e dalla Francia notevolmente distanziati. Da par suo Gabbrielleschi ha tenuto botta, recuperando anche alcune posizioni e dando il cambio ad Acerenza in nona posizione, con un distacco 36″2 dal vertice. Il lucano si è scatenato, recuperando posizioni su posizioni e portando via con sé il teutonico Soeren Meissner. A completamento di questi 1250 metri, Germania e Italia si sono ritrovate in gioco per l’oro inseguite a breve distanza dagli USA, grazie ad un’intelligentissima Ashley Twichell, abile a sfruttare la scia e a dare il cambio a Michael Brinegar per giocarsela fino in fondo. Si è assistito a un confronto rusticano con Paltrinieri che ha cercato in ogni maniera di liberarsi dall’autentica marcatura di Moffels che però, da atleta navigato delle acque libere, ha ostacolato l’azione del nostro portacolori, non in grado di fare la differenza. Danneggiandosi a vicenda, è rientrato anche Brinegar ed è andato in scena un arrivo allo sprint a tre in cui è stato il tedesco a prevalere, davanti a Greg e all’americano.

FONTE: OASPORT.IT

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