Politica

Manifestazione a Potenza, promossa da Riconquistare l’Italia, contro le politiche del Governo Draghi


Anche a Potenza, come negli altri 19 capoluoghi di Regione, Riconquistare l’Italia ha manifestato il proprio dissenso verso le politiche neoliberiste imposte dall’UE ed attuate dal Governo Draghi.
Lo ha fatto insieme agli alleati del PC e di Ancora Italia e la partecipazione di Azione Civile, Risorgimento socialista, PCI.
Un fronte compatto e unito erettosi a difesa della Costituzione non solo per ambire alla sua piena attuazione ma anche per ripristinare la legalità democratica e costituzionale.
I temi trattati hanno riguardato principalmente il recesso dai trattati europei, inconciliabili col dettato costituzionale e perciò illegittimi; la relativa deflazione salariale e il fallimento del modello economico dominante quindi il fallimento per la maggior parte delle PMI, dell’artigianato e dei lavoratori; la nazionalizzazione delle aziende strategiche che devono restare in mano pubblica; la contrarietà alla guerra ricordando quanto sancito con l’art. 11 della Costituzione ovvero che l’Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; l’uscita dalla NATO;
Il carovita cioè l’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità, del carburante, delle materie prime, delle bollette energetiche e la sua causa, cioè la speculazione finanziaria.
I relatori di RI sono stati Francesco Passarella e Michele Signa.
Buona la partecipazione del pubblico che ha palesato interesse e condivisione per gli argomenti esposti.
Ringrazio gli amici di RI presenti nonché Pietro Fanelli (PC), Giuseppe Lariccia (AI), Giuseppe Di Bello (AC), Gianmarco Onorati (RS), Giuseppe Amodeo (PCI).

Volete vivere in un mondo che sia migliore, più giusto, più equo, dove lavorare sia un diritto, dove lo Stato sia vicino ai cittadini, insomma in uno Stato come Costituzione vuole?

Allora dovete essere voi stessi il cambiamento che volete vedere nel mondo!

L’Alternativa c’è.

Non ci piace essere etichettati di Destra o di Sinistra.

Il nostro faro guida è la Costituzione ma  per le menti dei più grandi che bramano dalla voglia di collocarci ostinatamente in una di queste aree politiche, allora non ci etichettate come populisti ma chiamateci NEOsocialisti.

Ci Libereremo!

F. Passarella, RI-Basilicata

 

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