Società e Cultura

L’Associazione Italiana Dislessia rivolge il buon anno scolastico a tutti


L’Associazione Italiana Dislessia, sezione di Potenza, nasce 2002 dalla volontà tenace di un genitore che dovendo affrontare la dislessia del proprio figlio ha fatto conoscere, attraverso convegni, seminari, incontri informativi e formativi, cosa sia il D.S.A., ovvero il Disturbo Specifico di Apprendimento. Attualmente Annalucia Gagliardi è la Presidente di Sezione, in compagnia di quel genitore che tanto ha fatto per portare avanti e mantenere viva la sezione in tutti questi anni, la Sig.ra Marcella Santoro.

La L. 170 dell’8 ottobre 2010 riconosce il DSA in quattro caratteristiche: la dislessia che riguarda la difficoltà nella lettura; la discalculia che riguarda la difficoltà nell’ambito logico-matematico; la disgrafia che riguarda difficoltà nella scrittura e propriamente nel tratto grafico; la disortografia che riguarda sempre la scrittura, ma nello specifico gli errori di grammatica. Frequentemente si usa il termine dislessico per definire tutti e quattro gli ambiti, ma non è detto che siano presenti tutti insieme. Siccome il DSA si manifesta in modo esplicito soprattutto negli apprendimenti scolastici, la normativa prevede che a seguito della certificazione depositata e protocollata in segreteria da parte della famiglia, venga redatto un PDP, Piano Didattico Personalizzato, in cui vengono inseriti gli strumenti compensativi e dispensativi in relazione alle specifiche difficoltà dello studente. Naturalmente la collaborazione scuola-famiglia, nel rispetto reciproco dei ruoli, diventa fondamentale per portare al successo formativo ogni studente con D.S.A.

La dislessia non è una malattia, afferma la Presidente Gagliardi “Ma una caratteristica della persona, su base neurobiologica. Non è un handicap perché non impedisce di acquisire gli apprendimenti, ma ha solo bisogno di un metodo didattico appropriato e personalizzato per raggiungere gli stessi obiettivi formativi della classe. Essere dislessico non vuol dire essere meno (meno intelligente, meno bravo, meno attento, ecc.), ma essere altro da te. Un aspetto fondamentale che ogni insegnante non dovrebbe mai trascurare è la dimensione emotiva e l’elevato tasso di sensibilità che contraddistingue queste persone. Lo studente che si reca a scuola con la paura, serberà questo ricordo per tutta la vita e si convincerà di non valere niente, mentre lo studente che si reca a scuola con la gioia, la curiosità, la motivazione, diventerà una persona capace e consapevole. L’insegnante non è solo colui che trasferisce i saperi, ma è soprattutto un maestro di vita!!

In conclusione, auguro a tutte le famiglie, a tutti gli insegnanti e a tutti gli studenti un sereno e proficuo anno scolastico 2020/2021, ma un augurio particolare lo voglio rivolgere a tutti gli studenti dislessici e dire loro di non pensare mai di non valere niente, ma che invece avete una marcia in più, perché siete persone speciali e possedete una visione diversa e singolare del mondo che vi rende unici ed originali. Siate sempre fieri di voi stessi! Buon anno scolastico a tutti!”.

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