Politica

“Infrastrutture per una mobilità sostenibile”, incontro a Potenza alla presenza dell’Ass. Merra


“La Basilicata delle reti e dei trasporti è vittima di un vizio e di un equivoco storico che è quello che coinvolge di fatto tutto il Mezzogiorno, ma con profili ancora più complessi. Oggi c’è bisogno di idee chiare e ordinate per un rapido recupero”.

Lo ha detto oggi, l’assessore regionale ad Infrastrutture e Mobilità, Donatella Merra, dopo aver partecipato, a Potenza, al convegno promosso da Filt-Cgil e dalla Cgil Basilicata dal tema “Infrastrutture per una mobilità sostenibile” alla presenza del segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa, il segretario nazionale Filt Cgil, Stefano Malorgio, del segretario generale della Filt Cgil di Basilicata, Luigi Ditella, e del presidente Svimar,  Giacomo Rosa.

“Il Pnrr – ha proseguito l’assessore – è oggi un passo in avanti verso gli obiettivi che ci sono stati chiari sin dall’inizio; il resto della strada e dunque della strategia, però, va percorso e attuato in fretta. Oggi inseguiamo tentando di arginare le severe dinamiche di spopolamento. Il compito e il ruolo della politica avrebbe dovuto essere nel tempo quello di prevederlo e prevenirlo. Innanzitutto la riconnessione interna. La Ferrandina-Matera, richiesta e finanziata sul Pnrr unirà finalmente i due capoluoghi lucani e li unirà su rotaia. Chi ci ha creduto lo ha attuato. Riconnessa con sé stessa, la Regione deve contestualmente e rapidamente riconnettersi al resto del Sud: da Potenza e Matera verso Golfo di Taranto, Salerno e Goia Tauro”. L’esponente della giunta lucana si è soffermata poi sulla “dorsale principale ferroviaria lucana, Battipaglia-Metaponto su cui a fronte di un intervento complessivo di velocizzazione e upgrade a rango di Alta Velocità di quasi due miliardi, quantificati e richiesti da Regione Basilicata, sono stati ad oggi finanziati sul Pnrr circa 450 milioni; un beneficio sostanziale ma di fatto ancora ad intermittenza sull’intera tratta; la sfida è la connessione al corridoio AV Salerno-Reggio Calabria con standard omogenei sull’intera tratta, come richiesto espressamente dalla Regione Basilicata ai tavoli nazionali, nell’ambito della redazione del Documento strategico ferroviario, primo step verso i nuovi Accordi di programma tra le Regioni e Rete Ferroviaria Italiana. E ancora, la connessione con la dorsale Adriatica: sino ad oggi è stata consentita, prevista e programmata, impropriamente e senza visione, da Matera e dunque dalla Basilicata unicamente attraverso il servizio a scartamento ridotto della Fal che dovrà necessariamente, invece, convertirsi in chiave sostenibile verso un sistema essenzialmente locale di natura urbana e suburbana.

La finalizzazione dell’elettrificazione della linea Potenza-Foggia e la connessione diretta all’area industriale di San Nicola di Melfi. Le ferrovie locali dismesse e abbandonate nel tempo – ha detto ancora l’assessore Merra – saranno recuperate oltre che per il loro pregio in chiave turistica e dei territori attraversati dalla maggior parte di queste, anche per le interconnessioni alle direttrici principali. Il primo obiettivo richiesto già dal 2019 e raggiunto è la Rocchetta-Gioia del Colle ed un progetto di fattibilità tecnico-economica sulla Sicignano-Lagonegro, per complessivi altri 35 milioni di euro. Una visione chiara del futuro – ha concluso – su cui politica ed istituzioni nazionali e regionali dovranno essere pronti a continuare ad investire”.

“La mobilità sostenibile in Basilicata deve virare verso un trasporto integrato da mettere al centro del nuovo piano della mobilità che sta portando la Regione a una nuova stagione di gare. Questo dovrà prevedere i collegamenti dei comuni al momento non toccati dalla rete ferroviaria e le adduzioni verso le stazioni di Alta Velocità e Alta Capacità regionali, con un piano di offerta commerciale che preveda orari cadenzati e una bigliettazione integrata ferro/gomma”. È la proposta lanciata dal segretario generale della Filt Cgil di Basilicata, Luigi Ditella, in occasione dell’iniziativa “Infrastrutture per una mobilità sostenibile”, promossa oggi a Potenza dalla Cgil Basilicata e dalla Filt Cgil per fare il punto sugli interventi infrastrutturali che riguardano la Basilicata in vista delle risorse del Pnrr: l’Alta Velocità Salerno – Reggio Calabria, il già programmato collegamento ferroviario Ferrandina – Matera Lamartella e l’elettrificazione del tratto Potenza – Melfi.

In Basilicata solo il 10% dei comuni è collegato dalla rete ferrovia e solo il 4% è a doppio binario. Il 45% è elettrificato mentre il restante 55% viene effettuato con rotabili diesel. L’età media dei mezzi è di 20 anni, contro i 15 della media nazionale. Secondo i dati pre Covid, la popolazione che si spostava su ferro era in media di 10mila  persone, di cui 7mila abbonati, con una perdita del 35% nel periodo 2011/2019. Oggi la percentuale di abitanti che usa il treno è sotto il 2% contro una media nazionale del 6%. In tutto ciò, prima della pandemia, la Regione Basilicata investiva solo lo 0,51% del bilancio per il servizio pendolare su ferro.

Per il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa, “siamo in una fase in cui servono coraggio e responsabilità della politica per non sprecare questa grande occasione di colmare il gap infrastrutturale con il resto del Paese. Noi spendiamo 130 milioni di euro del bilancio regionale per i trasporti, di cui 27 milioni dati alle Fal e un’altra somma equivalente a Trenitalia. Nonostante ciò, siamo dentro una criticità tale per cui il problema dell’assenza di connessione è uno dei fattori determinanti per lo spopolamento di questa regione. La proposta della Cgil – conclude Summa – è che le risorse delle royalties del petrolio vengano destinate una parte a famiglie e imprese per i costi energetici e che la restante parte venga impegnata da subito in un progetto infrastrutturale da affiancare a quello nazionale”.

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